Il 7 settembre un giocatore dei Minnesota Vikings, Chris Kluwe, ha risposto a sua volta a Burns, con una lettera, stilisticamente piuttosto vivace, in cui difende Ayanbadejo e cerca di spiegare al delegato perché invece è importante che lo sport si occupi anche di questioni sociali e politiche. La lettera è piena di parolacce, spesso di difficile traduzione. Kluwe sul suo blog ha spiegato di aver scelto un linguaggio forte perché quelle parole sono «divertenti da scrivere e da leggere» ma anche perché «sono una cartina tornasole per quelli che sanno vedere il contenuto di verità di un messaggio invece che fermarsi a guardare la confezione con cui quel messaggio è consegnato». Kluwe ne offre comunque una versione “ripulita” per chi preferisce leggerla e diffonderla senza volgarità. Le parolacce sono sostituite con parole a caso, diventa piuttosto divertente.
La lettera originale, invece, è questa «Santo cielo, quante stronzate» | Il Post.
Eccezionale!
Vorrei anche far notare la proprietà di linguaggio e la capacità argomentativa di un giocatore di football, paragonandola ai nostri giocatori di calcio con la congiuntivite, quando non parlano direttamente all’infinito…