Prima i fatti: Amazon chiude il quarto trimestre con un utile netto in calo del 45% a 97 milioni di dollari, o 21 cent per azione. Poi le opinioni, di Wall Street e dintorni: negli scambi after-hours le azioni del Gruppo guadagnano più dell’11%.
(…)
E’ qui il segreto di Amazon. I numeri di Apple scintillano, ma Wall Street sembra convinta che Tim Cook e soci non riusciranno a mantenere quote di mercato e profitti ai livelli attuali; i numeri di Amazon non sono quelli sperati, ma nei prossimi 3 anni il commercio elettronico dovrebbe raddoppiare e ‘valere’ mille miliardi di dollari.
In breve: Amazon ha perso il 45% del suo fatturato ed è corrispondentemente aumentata dopo averlo comunicato agli azionisti.
Apple ha guadagnato il 18% anno su anno ed ha perso il 25% in borsa perché gli analisti non credono che riesca a mantenere questi livelli.
È fuffa allo stato puro, è… Reality Distortion Field.
Ecco…
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Senza andare troppo lontani, vogliamo parlare di Saipem?
Da Il Post di oggi: “In pratica si è detto che, rispetto alle previsioni precedenti, il 2012 si era chiuso con un risultato operativo di circa il 6 per cento inferiore e con un utile intorno ai 900 milioni.”
http://www.ilpost.it/2013/01/31/che-cose-saipem/
Che la borsa e la finanza siano fuffa al cubo, ci mancherebbe; il problema è che Apple ha fatto del RDF la sua fortuna; è curioso che finisca stritolata da un RDF.
La storia di SAIPEM è ancora più divertente, perché era un titolo considerato rifugio; un titolo azionario?!
Aggiungo.
Prendi il caso di ANM – Azienda Napoli Mobilità.
I dati non sono miei, io non ho accesso ai bilanci, e lo avessi non saprei leggerli.
Ieri titoloni sul fatto che gli autobus a Napoli non circolassero per mancanza di carburante; hai mai letto titoli sul fatto che l’ANM vanti nei confronti dello Stato, della Regione e della Provincia crediti per 250 Milioni di euro, alcuni dal 2003?!
Uno dirà: chissà che buffi!
118 milioni di euro, tra cui 1 milione verso il fornitore del carburante.
Ora, viene il bello: mettiamo che riscuota i debiti e onori i suoi: un’azienda pubblica, può chiudere con 127 milioni di euro di guadagni?!
Una cosa del genere la definiresti “un’azienda sana?”.
No, eh?
OK, sai cosa disse Bondi di Parmalat: l’azienda è sana.
Tanto che ti verrebbe da chiederti di quale Bondi si tratta; poi ti chiederai tutto quanto sopra che c’entra.
Eh, ho fatto il ragionamento al contrario partendo dall’iMac Bondi 😀