Il paese possiede circa il 60% delle risorse minerarie dell’ex Unione Sovietica

In occasione della vicenda di Snowden, Emma Bonino, il nostro ministro degli esteri, ha detto che per l’asilo non ci sono le condizioni.
Una posizione forte e netta in completa discontinuità con boh, non saprei.

Ieri l’altro, invece, le condizioni c’erano:

Basta ricapitolarli, e incrociarli con le spiegazioni farfugliate in queste settimane dai ministri, per rendersi conto che la linea difensiva non tiene. Le domande senza risposta sono tante, troppe, per non chiamare in causa direttamente il vicepremier e responsabile del Viminale Angelino Alfano, e in subordine le “colleghe” Bonino e Cancellieri. Come si può credere che la Digos organizzi di propria iniziativa un blitz imponente, che nella notte tra il 28 e 29 maggio impegna non meno di 50 uomini, per arrestare Muktar Ablyazov, “pericoloso” oppositore del regime kazako di Nursultan Nazarbayev, inseguito da “quattro ordini di cattura internazionale” (in realtà ne risulta uno solo)? Come si può credere che la Questura di Roma e poi il prefetto decidano di propria iniziativa il decreto di espulsione a carico della moglie del dissidente Alma, per poi trasferirla insieme alla figlia Alua al centro di accoglienza e infine imbarcarla su un aereo per il Kazakistan con il pretesto di un passaporto della Repubblica centrafricana falso (che in realtà si rivelerà autentico)?1

Letta ha detto che eccetera, in un comunicato limato tanto da sembrare un bolo.
Quello che ancora oggi non trova nulla da eccepire sul fatto che le marocchine divengano a maggioranza nipoti di un egiziano, non ha mosso un ciglio.
Tutti questi statisti, espressione della maggioranza di destra più buffa e ampia della storia repubblicana, stanno ancora tutti lì.

Non così moglie e figlia di un rifugiato politico che vive a Londra, indesiderate sul suolo patrio, cacciate per compiacere uno che pare uscito da un film di Peter Sellers, e ora detenute (e speriamo null’altro) del regime kazako, e probabilmente usate come arma di ricatto verso il marito e padre.

Sullo scacchiere internazionale, siamo un paese di buffoni, di leccaculo, di gentucola affetta da priapismo con la fobia per barba, altezza e giustizia, inaffidabili e vili al punto da rendere inutili gli insulti, ché non li capiremmo.

Il problema è che io non sono così.
Cazzo.

* * *

  1. Un atto di viltà – Repubblica.it
  2. Il Governo mente? – manteblog
  3. Kazakistan – Wikipedia.

Autore: eDue

Bieco illuminista

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