Energia: Desertec, le lezioni di un fallimento | Presseurop.eu

Il progetto traeva forza dalle immagini che evocava. Prima di tutto il sole, che rappresenta la soluzione del dilemma energetico dopo il declino del nucleare. Poi il deserto, che evoca l’immensità, lo spazio, l’infinito – anche in tema di idee. Il progetto Desertec, che si riprometteva di produrre energia elettrica nel Sahara per poi incanalarla verso l’Europa, ha entusiasmato parecchio ed è stato considerato una delle più belle “idee verdi” degli ultimi anni. La frenesia è stata tale che i grandi gruppi sono arrivati in massa: Siemens, Deutsche Bank, Munich Re – una cinquantina di aziende locali o straniere hanno apposto la loro firma al progetto.

Ma il treno partito a tutta velocità sta ora rallentando. Alcuni partner di primo piano si sono tirati indietro; una dei responsabili del progetto [Aglaia Wieland], che intendeva far rispettare la road map, è stata licenziata. Ma allora, l’intero progetto è stato solo un bluff, un’utopia? O è una grande idea rovinata dalla meschinità di alcuni?

Da: Energia: Desertec, le lezioni di un fallimento | Presseurop.eu: notizie europee, vignette e rassegne stampa.

Autore: eDue

Bieco illuminista

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