Nell’ultimo numero della rivista specializzata «Cognition», cinque psicologi canadesi dell’Università di Waterloo, Gordon Pennycook, James Allan Cheyne, Paul Seli, Derek J. Koehler e Jonathan A. Fugelsang, riportano una stretta correlazione che sussiste, a detta loro, tra le credenze religiose e la tendenza a dare le risposte impulsive, ma errate, a queste tre domande. Cifre alla mano e con una batteria imponente di verifiche statistiche, questi psicologi sostengono che il 55 per cento di coloro che danno le tre risposte rapide, intuitive ed errate, credono all’esistenza di un Dio come persona, mentre solo il 15 per cento di coloro che danno le tre risposte giuste (sempre dopo un po’ di riflessione) sono credenti.
Da: I miscredenti riflettono di più — Fondazione Roberto Franceschi ONLUS.