Il grafico che vedete mostra che Telefonica arriverà alla maggioranza di Telecom Italia ovvero al 22 e spicci.
L’aritmetica che vi hanno insegnato a scuola non serve quando si parla di elezioni e di economia; nel primo caso abbiamo inventato il maggioritario proprio per evitare che chi vota fosse rappresentato, nel secondo per far sì che il cosiddetto azionariato popolare detenga la maggioranza numerica e proporzionalmente subisca le perdite, mentre alla minoranza non restino che i dividendi.
Quello di cui state leggendo in questi giorni, ovvero sul fatto che Telecom Italia sia diventata spagnola, significa che si è riavvicinata molto, dal Lussemburgo, ma il tutto si gioca su circa un quinto. Qualcuno potrebbe chiedersi come mai un paese alla canna del gas come la Spagna veda la sua compagnia telefonica comprare il pacchetto di controllo della nostra con i suoi 40 miliardi di euro (per dirla con Bonolis sarebbero ottantamila miliardi del vecchio conio, una finanziaria) di debiti non pagabili.
Perché sta comprando un concorrente.
Quindi non parliamo di integrazione, e prepariamoci alla razionalizzazione, ovvero agli esuberi.
Ovvero tutti.
http://www.youtube.com/watch?v=RgI3ES5BRag
Questo spot si intitola Amo il talento – #amoiltalento.
Chiaro?!
Immagine da L’accordo tra Telefonica e Telecom | Il Post.
