Un’altra ricerca condotta dal genetista Ying-Hui Fu ha dimostrato che questi soggetti tendono a presentare una comune variazione genetica. Gli scienziati sono stati in grado di replicare quella stessa variazione su un topo e hanno verificato che effettivamente poco dopo anche l’animale iniziava a dormire di meno. I ricercatori stanno ora cercando di analizzare meglio le caratteristiche di questi individui: «Il mio obiettivo nel lungo periodo» ha detto il dottor Fu «è di capirne abbastanza da riuscire a manipolare il sonno senza danneggiare la nostra salute. In questo modo tutti potrebbero avere a disposizione più ore per svolgere le proprie attività».
2 pensieri riguardo “Pensa quanti iPhone in più”
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È la solita storia. Si diceva che l’informatizzazione di ogni cosa avrebbe portato a guadagnare di più lavorando molto meno. In realtà si è prodotto un divario fra chi ha un lavoro e viene oberato anche fuori dagli orari lavorativi e chi un lavoro non ce l’ha proprio. Si è passati dal “lavorare meno, lavorare tutti” al “lavorare di più ma in pochi”. E non ce l’ho con la tecnologia, anzi, ma solo con l’uso perverso, a profitto di pochi, che di questa si continua a fare.
Da “lavorare meno, lavorare tutti” a “dormire di meno, lavorare di più”.
Ma anche no.