Linea di credito

Con l’attuale legge elettorale, attuale nel senso che è quella che ha composto il parlamento corrente, le segreterie dei partiti avevano in mano la matita con la quale scrivere le liste, e noi quella per fare le X.

Ne segue che il governo attuale e lo squallore legislativo che ne sta derivando (nella doppia accezione), con una larghissima percentuale di colpa del PD, ha una spiegazione che Renzi non ha tardato a dare: non li ho scelti io, non li avete scelti voi, non sono d’accordo con quel che fanno.
Ha detto che la WebTax è sbagliata (oltre che illegale), l’aumento del pizzo SIAE che pagate sui CD che servono a refertarvi una TAC è sbagliato, ed altre cose lo sono.
Poi ha aggiunto che per il resto (ovvero?) il governo va bene così.

La prossima volta che si voterà (ah, sono tra quelli che dice presto, prima possibile), Renzi avrà da spendere (e dovrà necessariamente spendere) tutta questa linea di credito.
Intanto facendo in modo che noi si possa scegliere chi mandare in parlamento, poi facendo in modo che in parlamento ci vadano persone che capiscano almeno un pezzetto di cazzo di quello di cui si andranno ad occupare.

Perché se bastasse la prima, anche solo fingere che sia così, c’è già il M5S; è la seconda ad essere determinante.

Autore: eDue

Bieco illuminista

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