PAshima

La densità massima fu raggiunta nel 1959: 83.500 abitanti per km quadrato. Una città compressa, con scuole, una palestra, un cinema, 25 negozi, bar, ristoranti, templi, un ospedale e un bordello. Un labirinto di cemento in cui gli alloggi erano divisi secondo precise gerarchie sociali: i lavoratori non sposati nei monolocali, quelli sposati nei bilocali con bagno e cucina in comune, il personale amministrativo e gli insegnanti in bilocali con cucina e bagno inclusi. Solo il manager della miniera aveva diritto a una casa indipendente.

Sembra un buona metafora della burocrazia

Da Hashima, l’isola di cemento – Il Post.

Autore: eDue

Bieco illuminista

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