5 pensieri riguardo “Aral Balkan – LXJS 2013 – Digital Feudalism & How to Avoid It”

  1. Punto 1) Ho capito che io sarò per sempre un disadattato tecnologico.

    2) Forse ho capito meglio le tue critiche ad Attivissimo, ma a questo punto penso che le divergenze non siano tanto nell’analisi del problema, quanto nella soluzione. Attivissimo fa ancora parte della schiera degli entusiasti che sperano in una maggiore consapevolezza dell’utonto. Balkan ha perso ogni speranza di redenzione del pubblico e immagina/pensa/spera di avviare una nuova esperienza che risolva tutti i problemi. Le due strade potrebbero non essere alternative fra loro, ma le vedo entrambi molto utopiche.

    Noi speriamo che ce la caveremo. 🙂

  2. Mi fa piacere che sia un inglese a spiegarti il mio modo di vedere 😉

    Comunque non è Balkan che ha perso la speranza, è che a differenza di attivissimo è un usabilista e sa non serve scrivere TIRARE per evitare le stragi, bisogna fare le porte antincendio che si aprano verso l’esterno.

    Cioè prodotti usando i quali NON si può sbagliare.

    * * *

    È un paradigma che si può applicare a tutto, ad esempio

    http://edue.wordpress.com/2013/12/31/auspici-e-necessita/

    mentre quello d i Attivissimo alla sola ristretta cerchia di quelli cui fa piacere usare un computer.

  3. Dimmi, è un inglese inglese, questo, non americano, vero? Perché capivo anche qualche parola. 🙂

    Il paradigma è interessante e sicuramente va tenuto ben presente.

    Però: il punto debole della sua visione è rendere economicamente sostenibile la sua “experience‐driven open technology”. Perché se gmail è gratis e schneilmail è a pagamento, per quanto open, friendly e privacy correct sia non credo abbia molta speranza. Google fa i soldi con i nostri dati, lui spera di farne con i nostri? Con i miei e i tuoi, forse, dubito con quelli del mio vicino di casa che “non ha nulla da nascondere”. E’ vero: lui vorrebbe partire vendendo furbofoni e quindi noi tireremo fuori i soldi per avere in mano un pezzo di ferro. Io gli auguro ogni bene e che il governo non lo costringa a regalare tutti i dati che gli daremo (spero solo quelli di fatturazione e supporto) e il prossimo furbofono sarà il suo se il progetto durerà più della batteria di quello che ho ora. 🙂

  4. Lui spera di farne con l’hardware, intanto, e per spingerlo propone una rete di servizi che pare di capire abbia alla base l’accesso in rete solo per fini trasmissivi.
    Si può fare, ma appunto la UX (User eXperience) dev’essere eccellente.

    Mi sono iscritto alla sua mailing list, vedremo cosa ne esce fuori.

    * * *

    Comunque che Firefox OS faccia davvero schifo, lo temevo,

    http://edue.wordpress.com/2013/12/06/firefox-os-io-ce-la-sto-mettendo-tutta/

    ma adesso LO SO.

  5. Ah, Comma 22 Firefox Edition

    http://www.mobilejournal.net/produttori/flashare-firefox-os-14772

    Se non ti funziona il telefono…

    Dopo aver effettuato il download della giusta immagine, verifichiamo che la batteria del telefonino abbia un’autonomia pari ad almeno al 50%. Fatto ciò, spostiamoci in Impostazioni e da qui tappiamo su Informazioni dispositivo. Scegliamo Developer (presente nella sezione Maggiori informazioni) e attiviamo il Debug remoto

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