Da dove proveniva la maggior parte delle opere esposte alla mostra? Dal museo Archeologico nazionale di Napoli (308.387 visitatori nel 2013, biglietto 8 euro). Certo, qualcuno dirà, Londra è molto più visitata di Napoli, quindi i numeri riflettono soprattutto la comodità della location. Può essere vero in parte, ma è anche vero che molte delle opere e reperti esposti alla mostra del British sono nascosti nei depositi del museo Archeologico di Napoli, non sono mai stati visti dal pubblico. Tirarli fuori, portarli a Londra e inserirli in una narrativa affascinante, grazie anche a un allestimento tecnicamente all’avanguardia, è stato piuttosto semplice. Perché non è mai venuto in mente a nessun amministratore culturale italiano? Quello che è stato spacciato da qualcuno come una vittoria in trasferta della cultura italiana, a me sembra piuttosto un fallimento.
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