U: Come evitare il “sessismo in buona fede”

U

In questo numero dell’inserto U, la controparte maschile dell’inserto femminile, parliamo di:

Per molti uomini è ancora difficile capire come trattare le donne – specialmente di questi tempi, con quelle loro teste piene di libertà. Ecco quindi una facile guida – cosa fare, cosa non fare – per sapere come comportarsi quando si ha a che fare con una di queste spaventose donne moderne.

  1. Puoi aprire la porta se è chiusa. Se è aperta no, fai la figura del coglione
  2. Non puoi correre per sorpassare una donna per aprirle la porta se sei su un prato
  3. Puoi tendere una mano ad una donna quando vi presentano, ma “Ciao io mi chiamo Massimo ma tutti mi chiaman batacchio” non va bene
  4. Non puoi toglierti il cappello; puoi dire “cazzo” e correre appresso al taxi per cercare di riprenderlo
  5. Puoi provare ad aprire un barattolo che chiunque sia vicino a te non riesce ad aprire, però non meravigliarti se ti dicono che non è spanato e gira a vuoto, ma è il macinapepe
  6. Non puoi aggrapparti al barattolo come un ossesso per un tempo infinito, perché ossesso ha radice comune a sesso e sessista anche se non etimologica; e poi tempo infinito per un mortale?! E se continui a cavillare sul lessico non scopi
  7. Puoi fare un passo indietro per far uscire le persone dall’ascensore quando si arriva ad un piano che non è il tuo; se c’è Alvaro non c’è bisogno, ti ha già proiettato sul pianerottolo a calci in culo
  8. Non puoi fare una sceneggiata riguardo la necessità di fare uscire «prima le donne!»: siamo tutti maschi, coglione
  9. Puoi aiutare a sedersi a tavola chiunque abbia un cappotto ingombrante o un sacco di cose in mano. Veramente avrebbe potuto prima posarle, no?!. O mangi coi camalli? E questo cappotto a tavola, cos’è una nuova moda? E poi con le mani piene e la mobilità limitata dal cappotto: devi imboccarlo pure?!
  10. Non puoi ordinare per la donna al ristorante. Hanno capito che sei solo, e che non è in bagno
  11. Puoi chiamarla per nome, se lo sai. Se non sai il suo nome prova col richiamo del tordo o della cinciallegra. I signori col camicione bianco della tua misura sono stilisti, non preoccuparti
  12. Non puoi chiamarla principessa. Sei mica Benigni che ci ha preso l’oscar
  13. Non puoi rispondere a “non ho voglia di uscire con questo solleone” con “io so’ toro, ascendente bilancia”

Nel prossimo numero: Ci sono 10 categorie di persone: quelli che capiscono il sistema di numerazione binario e quelli che non lo capiscono. (C. Sharpe)

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Citazione da Come evitare il “sessismo in buona fede” – Il Post.

Autore: eDue

Bieco illuminista

5 pensieri riguardo “U: Come evitare il “sessismo in buona fede””

  1. NON PUOI aprirle la porta della macchina se state salendo su un tram.

  2. E nemmeno, per farla uscire, quella dell’aereo se prima non è atterrato.

  3. Qui si cita Favio Bolo a piene mani! 🙂

    Mi sovviene un aneddoto.
    Tanti anni fa, primo appuntamento con nuova donzella. Non mi ricordo per quale motivo quel giorno ero senza auto. Andai all’appuntamento con i mezzi. Al ritorno mi feci accompagnare a casa mia da lei. Da S. Donato a riprendere la tangenziale est è facilissimo. Per chi l’ha fatto almeno una volta. Una prima volta, di notte e con poco senso dell’orientamento o semplicemente con la stanchezza, senza navigatore, è un attimo trovarsi dispersi nella pianura padana. Mi parve ovvio darle delle indicazioni per facilitarle la traversata. Si offese, che lei non era mica un’oca. Chiesi scusissima. Mi chiamò dopo 10 minuti, che si era persa. Fui signore, non infierii. L’incontro non ebbe conseguenze nella mia vita sentimentale.

  4. Io uscivo con una che arrivava sotto casa mia a prendermi e mi metteva le chiavi della macchina in mano spostandosi sul sedile lato passeggero.
    Aveva una macchinaccia (una Seat Ibiza prima serie, modello base) ma un’ottima carrozzeria.
    Poi però conobbi una che correva in moto; aveva una macchinaccia anche lei, ma le piaceva guidare (cosa che trovavo eccitantissima) e vederla guidare era una goduria. Alla fine andavo a casa sua con la mia, la parcheggiavo al posto della sua e per il resto della serata facevo Charlie Bown sulla corriera per le vacanze 🙂

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