E se ti viene male ti ci diverti alla faccia sua

I costi, tra gli 8.000 e i 10.000 euro annui per uno studente fuori sede(3), potrebbero tuttavia risultare insostenibili per molte famiglie, impedendo loro di accedere ai vantaggi dati da una laurea. Se però si inizia a risparmiare con largo anticipo, magari fin dalla nascita del figlio, l’esborso può risultare meno impegnativo. Investendo i risparmi, poi, si riduce anche l’esborso totale.

Da Investire nello studio dei propri figli conviene? – The Money Box

Primi freddi

Oggi a mensa riflettevo sotto questo cartello sull’incidenza dell’influenza.

Poi:

Roma Caput Mundi

Tratto da una storia vera (©Bau)

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C’era una volta una signora che per lei tutte le targhe erano riconducibili a Roma e dintorni: AR – Ariccia, AL – Albano, …, VE – Velletri, ecc.
Peccato sia morta prima delle nuove quadrotte, che iniziano con ZA – Zagarolo.
Eravamo a livelli altissimi; una volta ragionando tra sé e sé ma con voce udibile, attribuì la targa di Macerata prima a Montecompatri, che però le suonava male; poi s’illuminò quando le venne l’associazione corretta: Monteporzio Catone, che evidentemente riteneva fosse composto da due sole parole.

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Beh, ‘sta cosa m’ha intrippato al punto che… Roma_Caput_Mundi_R3.

U: I 10 luoghi migliori dove fare sesso

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In questo numero dell’inserto U, la controparte maschile dell’inserto femminile, parliamo di:

Il vecchio Kamasutra? A quanto pare è davvero superato. Ne è convinta la sessuologa britannica Tracey Cox, secondo la quale le posizioni migliori per fare sesso con il proprio partner sono solo dieci, così come dieci sono i luoghi nei quali bisognerebbe sperimentarle. L’esperta ha spiegato che nella vita sarebbe bene provarne almeno quattro per essere davvero soddisfatti.

  1. Al cimitero: il cadaverino che avete tanto decantato a parole, ha finalmente trovato il posto giusto in cui essere ricordato per sempre.
  2. L’altalena: per un noto principio fisico detto forza centrifuga, ti si spappolano le palle, ma vuoi mettere?
  3. Il terrazzo di un hotel: questa l’ha scritta il pipparolo che sta tutto il giorno su YouPorn guardando video taggati “Spring Break”. Strano che la sessuologa non abbia detto che il sesso migliore “è quello fatto con la collana di conchiglie”.
  4. La lavatrice: bisogna aspettare che centrifughi, però; come “ho messo i colorati delicati”? In che senso “per ottimizzare col tempo”?! Come non sai dov’è il manuale, sarà nel DOX assieme a tutti gli altri, no?! In-che-senso l’hai prestato alla vicina, che ce l’ha uguale alla nostra ed ha letto Repubblica ieri?!
  5. Il cinema: dunque leggo dal referto che lei è stato pestato da un energumeno che le sedeva davanti al cinema che pare non abbia creduto questa storia che lei fai il rappresentante di cosmetici e gli avrebbe offerto una prova gratuita, non richiesta, di brillantina; può spiegarmi meglio?!
  6. Il sole: Per esempio, pensa che sfiga: per sette mesi Kiruna alla Latitudine 67° 49′ N, (leggermente a Nord del Circolo polare artico) ha più luce che Stoccolma a 59° 39′ N. Nelle regioni che si trovano all’interno dei circoli polari, il tempo in cui il Sole si trova sotto l’orizzonte varia dalle 20 ore in corrispondenza dei circoli polari ai 179 giorni ai poli geografici. D’altra parte non tutto questo tempo è considerato notte polare poiché… Ma dai scherzavo, SCHERZAVO tesoro, l’ho letto su Wikipedia, dai…
  7. Mare, piscina o vasca idromassaggio: sei tutta bagnata, e ancora non hai visto di cosa sono capace…
  8. La campagna: ottime per gli allergici; l’unica speranza è che l’ortica sulla quale ti sei strusciato poco fa, almeno te lo gonfi un po’.
  9. La tenda: ho capito che l’hai letto su Repubblica, ma andiamo di là in camera, no?! A me sta cosa della tenda del salotto non mi pare particolarmente eccitante, e poi in piedi è scomodo.
  10. L’auto: ma non dentro, che è da sfigati, no sul cofano delle macchine odierne, fatto con l’alluminio per alimenti, quello che se ci poggi le chiavi ci trovi l’impronta. Questa è davvero l’unica cazzata delle dieci scritta da una femmina. Poi il lunedì in ufficio, mostrando con orgoglio, ammiccanti, quel che resta dei consigli della sessuologa ai colleghi, qualcuno vi dirà: di’, coglione, ci hai poggiato la spesa, vero?!
  11. A casa da soli.

Nessuno nella redazione Demenze di Repubblica sì è accorto del cognome della sessuologa, e/o ha fatto una ricerca in rete con il SafeSearch disattivato, ve’?!

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Da I 10 luoghi migliori dove fare l’amore – D – la Repubblica.

U: Come evitare il “sessismo in buona fede”

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In questo numero dell’inserto U, la controparte maschile dell’inserto femminile, parliamo di:

Per molti uomini è ancora difficile capire come trattare le donne – specialmente di questi tempi, con quelle loro teste piene di libertà. Ecco quindi una facile guida – cosa fare, cosa non fare – per sapere come comportarsi quando si ha a che fare con una di queste spaventose donne moderne.

  1. Puoi aprire la porta se è chiusa. Se è aperta no, fai la figura del coglione
  2. Non puoi correre per sorpassare una donna per aprirle la porta se sei su un prato
  3. Puoi tendere una mano ad una donna quando vi presentano, ma “Ciao io mi chiamo Massimo ma tutti mi chiaman batacchio” non va bene
  4. Non puoi toglierti il cappello; puoi dire “cazzo” e correre appresso al taxi per cercare di riprenderlo
  5. Puoi provare ad aprire un barattolo che chiunque sia vicino a te non riesce ad aprire, però non meravigliarti se ti dicono che non è spanato e gira a vuoto, ma è il macinapepe
  6. Non puoi aggrapparti al barattolo come un ossesso per un tempo infinito, perché ossesso ha radice comune a sesso e sessista anche se non etimologica; e poi tempo infinito per un mortale?! E se continui a cavillare sul lessico non scopi
  7. Puoi fare un passo indietro per far uscire le persone dall’ascensore quando si arriva ad un piano che non è il tuo; se c’è Alvaro non c’è bisogno, ti ha già proiettato sul pianerottolo a calci in culo
  8. Non puoi fare una sceneggiata riguardo la necessità di fare uscire «prima le donne!»: siamo tutti maschi, coglione
  9. Puoi aiutare a sedersi a tavola chiunque abbia un cappotto ingombrante o un sacco di cose in mano. Veramente avrebbe potuto prima posarle, no?!. O mangi coi camalli? E questo cappotto a tavola, cos’è una nuova moda? E poi con le mani piene e la mobilità limitata dal cappotto: devi imboccarlo pure?!
  10. Non puoi ordinare per la donna al ristorante. Hanno capito che sei solo, e che non è in bagno
  11. Puoi chiamarla per nome, se lo sai. Se non sai il suo nome prova col richiamo del tordo o della cinciallegra. I signori col camicione bianco della tua misura sono stilisti, non preoccuparti
  12. Non puoi chiamarla principessa. Sei mica Benigni che ci ha preso l’oscar
  13. Non puoi rispondere a “non ho voglia di uscire con questo solleone” con “io so’ toro, ascendente bilancia”

Nel prossimo numero: Ci sono 10 categorie di persone: quelli che capiscono il sistema di numerazione binario e quelli che non lo capiscono. (C. Sharpe)

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Citazione da Come evitare il “sessismo in buona fede” – Il Post.

U: Le dieci cose che gli uomini odiano a letto

U

Con l’arrivo del caldo e per tutta l’estate questo blog pubblicherà vaccate da leggere sotto l’ombrellone, gratis.
In pratica stiamo distruggendo l’editoria italiana.

Nel primo numero dell’inserto U, la controparte maschile dell’inserto femminile, le dieci cose che gli uomini odiano a letto.

  1. Alvaro, 34 anni: Non sopporto proprio quelle che mi calciano i testicoli. Forse pensano che sia sexy o che a seconda della forza la sirena suoni più forte e possano vincere la bambolina, ma la realtà è che fa male.
  2. Ermes(e), 34 anni: Non sopporto quelle che ruttano mentre fai petting. Una riusciva a dire “Yabbadabbadoo” con un rutto solo; io al massimo arrivo a “Ugo”
  3. Nando, 34 anni: Non sopporto quelle che vengono a fare il tagliando: ecco lì sì, no un po’ più là. Se vuoi che ti gratto dillo.
  4. Enzo, 34 anni: Non sopporto quelle che non si lavano: l’omo ha da puzzà, abbasto io
  5. Rodolfo, 34 anni: Non sopporto quelle che vogliono essere insultate e poi se vanno urlando cafone: e come t’insulto, dandoti della “superficiale”?!
  6. Rinaldo, 34 anni: Non sopporto quelle che scoppiano a piangere all’improvviso per la morte del gatto: ma se c’avevi solo un cane!
  7. Ranieri e Manfredi, 34 anni, siamesi: Non sopporto quelle che si scopa lui. Belle le tua, mavaffanculo va…
  8. Alberto, 34 anni: Non sopporto quelle che non ce la fanno perché hanno mal di schiena, che gli è venuto per i tacchi, che mettono perché stanno meglio con se stesse: e, ma mo stai co’ mme, cazzo.
  9. Nicola, 34 anni: Non sopporto quelle che salgono a vedere la mia collezione di farfalle e si annoiano. Ma cosa sei salita a fare, dico io…
  10. Stefano, 34 anni: Non sopporto quelle che gli vengono le voglie nei posti più incredibili e se non le soddisfi ti elencano i numerosi precedenti in cui, con altri, hanno fatto anche di peggio. Esticazzi, vattene co’ ‘nantro, io sur cactus nun ce sargo.
  11. Moreno, 34 anni: Non sopporto quelle che ti vogliono mettere loro il preservativo e partono dal foglietto illustrativo.
  12. Raoul, 34 anni: Non sopporto quelle che mi chiedono se alla mamma piacesse Casadei.
  13. Fabrizio, 34 anni: non capisce perché in questi sondaggi vicino ai nomi finti si mettano anche le età.

Nel prossimo numero: Le dieci cose che gli elettrauti odiano nelle maghine moderne (spoiler: so’ piene de cazzi nei peggio posti).