Figli Detroit

Noi in casa abbiamo avuto 16 Fiat, e l’ultima fu la Ritmo 60 CL grigio topo chiaro pastello.
Colore a parte sarebbe una cosa così

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Fu la prima Ritmo consegnata a Roma (a Viale Manzoni), e mio padre la volle come ritorno alla Fiat dopo 8 anni di Ford Taunus XL (TC1) – che sostituì una Fiat 124 – dopo averla vista in anteprima, probabilmente colpito dal disegno.
Dopo quattro mesi e dopo che si ruppe tutto quanto fosse fisicamente separabile (solo gli atomi restarono integri in mancanza di un collisore adeguato), e dopo altrettanti di lamentele sulla rumorosità delle punterie (la registrazione durava una settimana al massimo), ricordo benissimo l’epilogo: fermi ad un semaforo su Viale delle Provincie, sulle strisce un padre con bimbetto che evidentemente leggeva Quattroruote come gli occupanti della torinese, indicò nella nostra direzione e urlò al padre “guarda, una Ritmo Diesel”.

In effetti era stata pubblicata un’indiscrezione in merito, ma ce ne sarebbe voluto ancora parecchio di tempo prima della Diesel (quella equipaggiata col 1700 “Lampredotto”).

Mio padre divenne verde in volto, ma invece che trasformarsi in Hulk, si trasformò in un coro alpino di bestemmiatori; io dietro temevo che la volesse schiantare su una vetrina di Viale Manzoni e mia madre, che non voleva sapere nulla di macchine ma nutriva un odio silente per le Fiat, anche essendo scesa dal Taunus che era un salotto in confronto al quel mucchio di plasticaccia rumorosa, si rivolse a mio padre e sentenziò “basta Fiat”.

Caso volle che l’ultima macchina ad incrociare prima del verde fosse un’Alfasud color aragosta.
Mia madre la seguì con lo sguardo e disse “quella, cos’è?!”.
E con 5.280.000 Lire al lordo della permuta della 60 CL uscimmo da Dalla Vecchia a Via Boncompagni con la prima Alfa di casa.

Alla fine della rampa c’era il cartello “Quando vedo un’Alfa Romeo faccio tanto di cappello (Henry Ford)”.
Mia madre lo considerò un segno.

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Altre note biografiche

  1. eDue – Con la sinistra, poi… | eDue
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Autore: eDue

Bieco illuminista

2 pensieri riguardo “Figli Detroit”

  1. Il mio papa’ compro’ cosi’ nel 1970/71 una Giulia Super 1600 Blu Diplomatico che ancora (maledetta) vive nei miei ricordi e mi spinge a considerare sempre Alfa quando, ogni 7/8 anni, dovrei cambiar macchina.

    Guidava una fiat 1100 blu-Carta-da-Zucchero e fu invitato dall’amico che aveva aperto la concessionaria Alfa a provare la Giulia. Non voleva cambiar macchina, la guido’ per un pomeriggio per far piacere all’amico fino a sera.

    Torno’ a casa la notte… la adesso rumorosissima 1100 aveva improvvisamente fari deboli e giallastri, freni inesistenti, riscaldamento inefficace, ripresa nulla e in piu’ ci mise una vita a tornare grazie alla sua non eccelsa velocita’.

    Il giorno dopo torno dal concessionario la mattina molto presto, accuso’ lui e i suoi meccanici di avergli sabotato la 1100 blu-carta-da-zucchero mentre lui era in giro per il test drive e torno’ a casa per pranzo con la Giulia Super 1600 Color Blu Diplomatico, immediatamente battezzata da me con una pisciata sul sedile anteriore, e venduta poi quando io avevo quasi 15 anni. Con mio sommo scorno perche’ la avrei tanto voluta per i miei 18 anni.

    Vero’ e’ che era un po’ il coltello del nonno… aveva rifatto i fascioni, credo, almeno una volta l’anno, consumati dal sale dell’A24 e una volta il motore completo…

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