Non credo di dover ricordare qui cosa io pensi delle tante gratuità contro libertà messe in giro da Google1. D’altro canto sono in tanti a dire che coloro che non vogliono usare Google sono in genere coloro che hanno qualcosa da nascondere, e per il resto gli altri (che par di capire sarebbero quelli OK, i tipi perbene, insomma) posso tranquillamente usarlo.
Comunque la pensiate, il paradigma sarebbe “è gratis e quindi sei in po’ meno libero”.
Ora, Chrome OS non sarà gratis.
Non lo sarà perché non è né Free Software e né OpenSource2, ma sopratutto perché per usarlo bisognerà avere un hardware apposito.
E, lo volete sapere? Beh, dovrete pagarlo.
Con Chome OS cambierà il paradigma, perché ci si potrà fare tutto e solo quello che vuole Google, ma visto che non è nemmeno gratis sarà “costa poco quindi sei ancora meno libero”.
Sulle macchine Acer e Samsung che eseguiranno Chrome OS torna infatti il Trusted Computing3, dopo anni di cova sotto la cenere.
Quindi dovrete spendere dei soldi per usare una cosa gratis, e non potrete fare altro con quell’hardware.
La prossima frontiera potrebbe essere pagare di più per un computer che fa sempre meno cose, avendo inclusa l’ADSL, ma vedere solo www.google.com e i suoi link sponsorizzati™.
E tra gli adepti della grande G già qualcuno si masturba al solo pensiero.
Amazon, in compenso, pensa di fare causa per l’idea4.
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- eDue – Ricca’, è vecchia…
- HW Journal.net – Google non distribuirà la versione installabile di Chrome OS
- Wikipedia.it – Trusted Computing
- eDue – A book, is a book, is a book, isn’t an e-Book
Imamgine da http://www.hwjournal.net/wp-content/uploads/2011/05/4minisamsung_serie_5_chromebook.jpg.
Un commento su “Chrome OS ed il ritorno del Trusted Computing”