Viaggiare implica radio.
Radio implica notizie sul traffico di ore prima (ma verificate, eh) come intermezzo della musica italiana, un’espressione che mette i brividi più di qualunque climatizzatore impazzito.
Ecco, siccome passa ogni venti minuti, e singhiozza dappochezza tra un rallentamento e uno scambio di carreggiata, mi fa tornare in mente un conoscente che diceva che sarebbe stato meglio che Giusi Ferreri fosse restata a fare la cassiera di supermercato, o al limite quella che rifornisce di dolci in blister gli espositori di fianco alle casse.
Beh, ecco, no.
Meglio casalinga.
yea!
Oggesù un altro account?! Ma quanti ne hai?
Ero schizofrenico. Ma adesso siamo guariti.
Tutti quanti?!