Neo Modem

Il Fatto Quotidiano (parlo del giornale, non del sito) ha, recentemente, manifestato una certa tendenza alle elisioni in forma poetica.
Nel tentativo di diventare vieppiù (no, dico, “vieppiù”…) una specie di La Repubblica De Noantri, si sta farcendo di rubriche e trafiletti su cose inutili e stupide, o peggio di cose utili trattate in modo stupido.

Scopriamo, ad esempio, che il nuovo tablet di Amazon:

L’e-reader può diventare tutto
Un modem portatile e (quasi) un computer con Linux

(…)
Ecco, adesso, datelo in mano a un dottor Victor von Frankenstein dei giorni nostri, un hacker che non appena si trova in mano un oggetto carino e molto diffuso non ve- de l’ora di aprirlo, di sezionarlo, di po- tenziarlo, di modificarlo fino a creare un FrankenKindle. E più l’oggetto è chiuso, più il produttore mantiene funzioni e potenzialità nascoste o soffocate, più l’hacker s’impegna per dargli nuove potenzialità, per espandere gli orizzonti della tecnologia. Il risultato? Lo vedete nei numerosissimi forum e blog di hacker che descrivono la genesi di questi piccoli Kindle Frankenstein come kindlehacks.blogspot.com o kindleitalia.com. L’unico limite è la fantasia del chirurgo che opera.1

Ora, va bene entusiasmarsi e va bene titolare fuori contesto, ma se uno avesse mai avuto in mano un e-reader qualunque, magari perfin lo stesso di cui parla, non gli sarà sfuggito che l’e-reader in senso stretto è un oggetto che non può far altro che rappresentare e-book, perché non ha interfaccia utente che non per quelli; non ha tastiere che non siano virtuali e non ha un touch screen; scrivere “http://www.ilfattoquotidiano.it/” su un oggetto del genere, contando su un joystick ed un tasto enter non è la versione moderna di un quasi computer, ma di una quasi consolle da bar, o di un flipper, di quelli in cui per scrivere il nickname del nuovo recordman ci voleva un quarto d’ora buono. Il tutto su uno schermo che dà piste su piste ai concorrenti, ma è in bianco e nero e lampeggia al cambio pagina.
E, sopratutto, viene da chiedersi perché mai gli hacker vengano sempre citati a cazzo.

L’effetto sul lettore non avvezzo a leggere di tecnologia è che questa tecnologia continua ad essere e ad essere trattata come un’appendice di Harry Potter, con la quale solo “Victor von Frankenstein dei giorni nostri” si rapportano, e lo fanno per creare mostri dai nomi strani (proxy, modem per collegarsi ad Internet, Linux Box).

Queste cose le leggevamo vent’anni fa sulle fanzine del Sinclair QL. Oggi vorremmo che chi informa non sorprenda gli ignoranti, ma fornisca loro strumenti per esserlo un po’ meno.

Posto poi che l’aver rinnovato l’abbonamento per tempo mi ha consentito di pagarlo di più, direi che con quest’anno si van chiudendo le speranze di un giornale che lascia fuori dalla redazione inventori e recensori all’oscuro dei fatti2, 3 per privilegiar giornalisti.

Peccato perché le promesse non mantenute aumentano il numero dei delusi; e non è che di delusioni si abbia proprio un gran bisogno di questi tempi.

* * *

  1. Il Fatto Quotidiano – Frankenstein aiuta il lettore, di ZICCARDI, Giovanni, inserto Saturno 9 dicembre 2011, p.IV
  2. eDue – Informati(ci)
  3. eDue – Lady Gaga, Heather Brooke e gli Half Inches

Autore: eDue

Bieco illuminista

4 pensieri riguardo “Neo Modem”

  1. eheheh ho letto anch’io (sono abbonato come te…) veramente triste.
    Uno dei blog che cita è fermo a 4 anni fa…

    Per l’abbonamento ho chiamato l’ufficio apposito e la signorina mi ha spiegato che per i fessi che hanno pagato l’abbonamento in tempo come noi arriverà una email con l’estensione dell’abbonamento (la differenza del prezzo…) e me l’ha detto con una certa aria di sufficienza…
    che dire….

    un linker (come te….)

Lascia un commento