United Soviet of America

Per coloro che vedono negli USA il modello, il paradiso dell’imprenditore, sappiano che

Ci pensa Palo Alto. La legge texana non fa eccezioni: ogni auto può essere venduta esclusivamente tramite la rete dei concessionari autorizzati. Tutto il resto, come per l’appunto il modello Tesla (attivo anche in Italia), è vietato: un cliente che intende acquistare una Model S, ad esempio, deve ordinarla direttamente a Palo Alto, in California, e farsela spedire dentro un anonimo camion. Situazione simile in Arizona, dove la legge pro concessionari è attiva dal 2000.

Gli altri divieti. Texas e Arizona, però, non sono soli nella battaglia contro il modello di Tesla. La vendita diretta è bandita anche in Maryland e Virginia, mentre forti restrizioni sono attive in Colorado (dove la Casa può avere al massimo un negozio) e Georgia (dove vige un tetto di 150 immatricolazioni l’anno). Una settimana fa, anche il New Jersey si è schierato contro Musk: la nuova legge, approvata l’11 marzo, entrerà in vigore il 1° aprile e riguarderà ovviamente i due shop “elettrici” dello Stato. Per la soddisfazione della potente Automobile Dealers Association.

Da Usa – Gigafactory, Due Stati In Corsa Vietano Le Vendite Tesla – Quattroruote.

Autore: eDue

Bieco illuminista

8 pensieri riguardo “United Soviet of America”

  1. In realta’ le regole per la vendita di automobili sono molto restrittive anche in Europa. Fino a pochi anni fa la tua garanzia decadeva se facevi riparare la tua auto da un meccanico/concessionario diverso da quello della tua marca.

    Il caso Musk e’ molto interessante, comunque. La sua posizione e’ chiarissima (no a franchising, no a fare soldi sulla manutenzione dell’auto), cosi’ come lo e’ quella dei suoi oppositori. Non e’ detto che ce la faccia, ed e’ un vero peccato.

  2. La situazione europea è in netto miglioramento, a partire dalle coperture di legge non derogabili da contratti privati in cui la stessa Apple ha lasciato il culo. Quella italiana è in leggero miglioramento; complessivamente anche in questo dobbiamo ringraziare il volano europeo, sennò staremmo ancora col visto e piaciuto anche sul nuovo.

    Il dato è che in USA dove uno s’aspetterebbe il liberismo ed il liberalismo al cubo, dove i garage sales sono la norma e sono il primo passo per liberare spazio per la tua startup e quindi per la conquista del mondo (tutte cazzate, eh) ti trovi una norma che ti impone di comprare una cosa in un certo posto.
    E perché la norma? Per non mandare per stracci quelli che si sono inutilmente frapposti tra produttore e consumatore.
    L’antitesi di Amazon.com, che ha fatto chiudere i negozi di ogni genere e categoria con la dis-intermediazione che consente di abbattere i prezzi.

    Qui si dice sempre, vedi Se Steve Jobs fosse nato a Napoli: che ti credi di stare in America?!

    Ecco, uno non si aspetta di starci già e con tutte e due le scarpe ed il cappello con l’elica.

    Certo, c’è da augurarsi che la vinca Musk, ma solo in linea di principio.
    Non mi pare che una Tesla Model S costi MENO a chi la compra in fabbrica.
    Anzi (vedi appresso).
    Quindi la battaglia di Musk non è per tagliare i costi di intermediazione in nome della libertà del consumatore di comprare quel che vuole dove vuole, ma la libertà di tenere per sé la differenza imputata a questi costi, senza sostenerli e senza favorire il cliente. Ovviamente.

    La cosa divertente è che finché la Duma di ogni stato dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Statunitensi non legifererà in senso liberale (il trend è opposto, la vedo lunga), Musk avrà dalla sua tre ottimi argomenti di marketing; perché sennò tentare di scardinare i meccanismo negli stati più avversi, al contrario di quel che fanno in genere le società commerciali in cerca di un precedente facile da far valere attraverso la Common Law?!

    1) Mi danno contro perché sono un innovatore de me cojoni, e sanno che con me si possono fare il bidet col petrolio, che qui mando tutto a pile che nemmeno l’orsetto della Duracell
    2) Sono un vero americano, io (lo sai meglio di me che gli statunitensi si chiamano americani pur non arrivando ad un terzo della popolazione del continente omonimo), sto cercando di combattere chi vuole privarti della tua libertà di acquirente
    3) Sei un fico, tu che compri da me, perché oltre a partecipare alla lotta di cui ai punti 1) e 2), ti spedisco la tua macchina a casa in cassa anonima a spese tue: ma sei un fico, sei molto più americano.

  3. In realta’ la situazione sulla vendita delle automobili e’ ancora parecchio complicata anche in Europa. Esistono ancora norme molto restrittive sulla distanza obbligata tra due concessionari (non puoi aprire un concessionario dove vuoi), sulla possibilita’ di essere un concessionario multimarca (puoi, ma devi rispettare paletti infiniti). Ho lavorato a lungo in questo campo, per una delle prime compagnie a vendere auto online (si chiamava jamjar). In questo settore in Europa sei tutto fuorche’ libero.

    Non sto difendendo l’america, eh. Sto solo dicendo che in questo preciso settore abbiamo cencio che dice male di straccio.

    Detto questo, Musk sta dicendo qualcosa di diverso che scardina alla base tutto il sistema americano di come i concessionari fanno soldi. Non so se hai mai portato un’auto a fare un qualsiasi tagliando in America (ci vivo da 5 anni). Diciamo che non ti funzionano i freni: ti siedi, loro ti fanno un’analisi, e ti portano un cahier di cinque pagine proponendoti di cambiarti e aggiustarti un sacco di cose. Tu puoi rifiutare, e’ ovvio, ma e’ altrettanto ovvio che se alla locale casalinga di Voghera dici che se non cambia la pompa della benzina ora, magari tra mille miglia si ferma in strada, questa si spaventa, e via, se la fa cambiare.

    Non ricordo bene i dati, ma un’alta percentuale dei guadagni dei concessionari americani viene dal “servicing”, non dalle vendite.

    Arriva Musk e dice: io vi vendo la macchina, e vi garantisco che pagherete solo la somma X per il servicing dell’auto. Non solo: siccome la nostra auto e’ in realta’ una pila che va con il software, vi garantiamo anche che vi aggiorneremo il software a costo zero. In piu’ se mai dovesse succedere qualcosa di non previsto, vi paghiamo pure quello. perche’ noi (Tesla) vendiamo l’auto, non il servicing.

    Capisci bene che e’ devastante per chi vive di magheggi, come i concessionari Toyota o Chrysler…

    Poi per il resto hai ragione.

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