Non penso che siano omertosi, sono ragazzi intelligenti, figli della migliore borghesia di Padova e sono convinta che i loro genitori siano disponibili a parlare con loro perché capiscono che le cose verranno fuori comunque.
Voglio sperare che sia stato l’articolista a sintetizzare in questo modo infelice il pensiero di una preside.
Perché in quella frase, oltre ad esserci tutto il vecchio della scuola pubblica in termini lessicali, c’è anche e sopratutto una falla logica da spavento.