Nel 2006, poi, un colpo alla versione matematica della teoria di Friedman arrivò dagli economisti della Georgetown Univesity Matthew Canzoneri, Robert Cumby e Behzad Diba, che pubblicarono uno studio in cui verificarono l’equazione del consumo di Eulero confrontandola con dati finanziari veri, una cosa che per qualche strana ragione apparentemente nessun economista aveva mai fatto prima.
L’economia è una scienza sociale.
Lo dicono grandi economisti, e dicono proprio “scienza” sociale.
Solo che usano scienza come sinonimo di disciplina, materia.
Scienza, invece è quella fatta verificando, non prendendo una teoria e passandola in heavy rotation in modo che divenga luogo comune.
Poi si scopre che quando una teoria macroeconomica viene trattata con metodo scientifico, di scientifico non ha un cazzo.
Sarebbe una questione meramente accademica, se non fosse che le teorie macroeconomiche sono quelle che governano il mondo.
Allora si scopre solo che che sono comode; prendi una teoria, la innalzi a a verità, la segui passo passo e la implementi nelle politiche economiche.
Quel che ne esce è che funzionava solo per coloro che l’hanno scritta, e in parte per i primi che l’hanno predicata.
Intanto chi la subisce, verifica che la teoria del pollo non funziona.
Per quanti si chiedessero cos’è, è questa: “la statistica dice che ogni anno ogni cittadino mangia un pollo; adesso io vorrei sapere: chi s’è magnato er pollo mio”.
Ricorda un po’ le teorie pedagogiche dei primi ’70, quelle che i bambini devono crescere allo stato brado sennò vengono male.
So’ venuti male; due generazioni di disadattati. Quello che l’ha teorizzata almeno ha chiesto scusa. Ma intanto abbiamo rovinato quattro generazioni.
Da C’è un problema con un’importante teoria di Milton Friedman – Il Post
Quelli che studiano discipline non scientifiche e dicono di fare “ricerca scientifica”: io rimango sempre perplesso e non ho il coraggio di urlargli dietro che di scienza ne esiste solo una, ma poi mi sento Sheldon Cooper e mi trattengo.
E questo post spiega anche la mia avversione all’Economia come disciplina.