Tartarus and Carcass

The name Tarkus has puzzled many, and been open to all manner of misrepresentations, it is however an amalgamation of two elements. The first is found in the Bible at the second letter of Peter chapter 2 verse 4. A condition of deep spiritual debasement is mentioned called “Tartarus”. The other is the term “Carcass” hence the name was painted in bones. (you heard it first here folks!) Thus Tarkus essentially stood for the futility of war, a man made mess with symbols of mutated destruction.

William Neal racconta l’origine del titolo (e del nome) Tarkus.

iDroghe virtuali (Digitali)

Ho leggo un articolo, l’ennesimo, che parlava di droghe virtuali sonore, della dipendenza che generano, dei meccanismi che le guidano e dell’indotto che gli si ascrive.

Il meccanismo
Nell’articolo si dice che il principio sia mandare suoni di frequenze leggermente diverse alle due orecchie.

La dipendenza
Un articolo del CNR sostiene che non sia la frequenza ma l’intensita’ ad aumentare l’effetto di Ecstasi in ratti, quindi ne demolisce il meccanismo descritto. E poi serve l’Ecstasi, appunto.

L’indotto
Pare che i primi MP3 vengano regalati, gli altri in seguito venduti e che abbiano un mercato di adolescenti sballati in crescita. Non si capisce perché mai questi li comprerebbero e non li copierebbero tra di loro. Bah.

Soffermiamoci sull’indotto.

V E N D E S I
File MP3 autoprodotto
contenente il suono “beep” fatto a voce da me
da mettere sull’iPod e sentire a tutto volume
con un pollice al culo (donde Digital Drug).
Effetto garantito.
Da cancellare dopo un ascolto.
Euro 50,00 a copia.

R20101211 1857

Never Cover(ed)

Alla radio fanno solo pezzi di Cindi Lauper, dei Manhattan Transfer, di Pat Benatar.
Ma anche pezzi dei Led Zeppelin, di David Bowie, dei Duran Duran, dei Deep Purple.
Non mancano pezzi degli Europe e del Van Halen.
Alcune puntate con classici di Armstrong & Fitzgerald, qualche Sinatra, qualche Martin, un Perry Como qua e là.
Qualche sprazzo di Doors, un qualcosina di Kiss.
Condire con un Morricone e bagnare con un Battisti & Mogol con un Mina Mazzini fu Costanzo (Se telefonando…).

Quello che ci fa capire che non siamo negli anni settanta ma ben oltre il duemila è che al posto dei maestri, dei maledetti, dei drogati, degli alcolisti, dei fumatori, dei catarrosi, degli stempiati e degli ormai morti, questi pezzi li cantano metrosexual afoni precari o troiette a progetto di cui tutti conoscono attraverso i media l’intimità ma nessuno l’identità.

R 20110615 1750

RFCC (TrecCKani)

posterrobert

Sembra che l’idea del KCCC (King Crimson Collector’s Club) sia piaciuta al Sig. Fripp ed alla Sig.ra Fripp (la sorella), tanto che hanno pensato di vendere (vendere) alcune riflessioni su CD.

Finalmente un CD Set nel quale potremo saperne di più su:

For the first time ever… experience the private side of Robert Fripp. Hear him be funny, profound, poignant and up-close-and-personal.
* Robert locked out of his hotel room without his trousers.
* The indignities of being a working musician.
* His favorite sounds when at home.
* How his bunny runs his household.
* Find out how the music business really is.
* How Fripp relates to his critics… good and bad.
* How a lunch time performance was 8 hours.
* What Robert likes to read.
* The most heavenly place to perform.
* How art enhances our lives.
* Why Robert will run away from you before a concert.
* Robert’s real life work.
* The crafty guitarists and Guitar Craft.
* Fripp does not play music for the money.
* Elton John on Oprah.
* Jimi Hendrix hearing King Crimson in 1969.
* Why it’s good to look like a mushroom.
* Who had legs that snapped like whipcords.
* Bill Bruford and his 30th anniversary in the business.
* Who earned royalties for silence.
* Why it is unlikely Robert will write a movie score.
* When it is OK to heckle.
* Hear him tease bearded, bespectacled, earnest young men.
* The workings and mission of Discipline Global Mobile Record Company.
* What Fripp reads in Starbucks.
* Hear what he says about Fripp the Sister.
* And much, much, more about history, music, King Crimson, Soundscapes, his life’s insights.

And much, much more dalla TrecCKani della musica, e oltre.
Tutto questo ben di Dio per soli 115.00 USD.

Aggiornamento

nel 2014 c’era un’offertona a 85,00 USD.

Tempus Fugazi (Ars est penuria)

Ricordo un tale Richard Benson, romanissimo inglese, che aveva una bella chioma da trans e vestiva tutto pelle e borchie, e conduceva un programma su una Telequalcosa intitolato Ottava Nota. Potremmo dire una sorta di Richard Manson o un Marilyn Benson.

Metallico, magro e corvino. De li Castelli.

Non posso proprio dire di esserne mai stato un fan. No, non posso. No.

Tuttavia una notte a Ottava Nota (era un programma alternativo a Buonanotte con telestudio e Tele(Al)Lupo), il tale spunta in studio con un album dei Marillion, tale Misplaced Childhood.

Folgorazione, introspezione e LP (allora mettere assieme 15-16 milalire era un problema).
Seguirono Fugazi (anche se precedente) e La Gazza Ladra (The Thieving Magpié).

Era musica barocca elettrica, alcuni spunti notevoli, molta atmosfera. Bello.

Poi la vita separa e io mi separai dai miei LP, e ricominciai coi CD. Ma troppe erano le priorità prima di pensare al porting dei Marillion.
E così, incredibile a dirsi, fino al 2005 non ricordavo nemmeno chi fossero.

Marbles è un bell’album, a risentirlo più volte ti entra dentro, non che prenda il posto di nulla. Noi dentro di spazio ne abbiamo.
Sembra molto Marillion.

Quando ho ricominciato a comprarli in CD, da Marbles indietro, appunto, ho rifatto la strada verso casa, ovvero Misplaced, Fugazi, La Gazza, Script For A Jesters Tear.

Poi ho iniziato con tutto quello che c’è in mezzo, ovvero il dopo Fish, a partire ahimé da Seasons End.

Una pippa mortale, tutto molto meccanico, molto Grag Lake & Gary Moore senza nessun appeal dovuto nemmeno al richiamo dei grandi nomi.

Ora due riflessioni si sono a lungo intersecate in questi giorni: il mio feeling con i Marillion è molto forte, tanto da avermi risparmiato tutta la pochezza che hanno fatto nel frattempo ed avermi spinto inconsciamente alla ricongiunzione solo quando ne valesse la pena; oppure ho un forma di distrazione con un gran culo…

R 20101105 1739