The EU now has 1 GB free

In casi come questo, meglio riferirsi alla saggezza dei Padri:
– l’unione fa la forza
– chi fa da sé fa per tre
– paese che vai gente che trovi
– mogli e buoi dei paesi tuoi

Voi direte che queste sono piccolezze rispetto a quello che sta accadendo, ma penso siano comunque molto più alte degli slogan usati in questa campagna referendaria.

Poi, e non credo, ma se proprio voleste sapere cosa ne penso del voto sul brexit, penso intanto che un politico che governi a referendum sia una mezza merda.
La democrazia si compie al momento del voto; poi tu che vinci, chiunque tu sia, devi governare, devi decidere, devi assumerti delle responsabilità.

Non sei nessuno se ti candidi dicendo “se vinco facciamo il referendum”.
Ti candidi dicendo “se vinco usciamo dalla UE”.
E poi non ti dimetti come il bambino che va via col pallone e la felpa con cui si fa un palo se sta sotto di due gol.

Questa è una storia di mezze merde che badano al consenso, non avendo alcuna idea cui applicarlo.
È una storia di gente scarsa che applica la propria candidatura agli umori altrui, ovvero la negazione della politica.

E, noterete, non è affatto solo un problema d’oltremanica

Adesso però la pianto qui.

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Il titolo è ©Bau.

Diversamente disabili, ma ugualmente importanti

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si tratta chiaramente di un refuso.
Il problema è: se anche il refuso non ci fosse stato, il messaggio complessivo sarebbe stato migliore?
Per uno che vende software (e qualche ciaffo hardware), dire che i disabili sono importanti è un messaggio forte?

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La Repravda

E infatti nuove grandi libertà si offrono non solo al giornalismo, ma persino alla politica, come si vede: dove persino Matteo Orfini si avventura a chiedere a D’Alema di smentire una cosa che in qualunque sistema normale dell’informazione Orfini dovrebbe invece chiedere a Repubblica di confermare. Ed è questo comportamento di Orfini – e Serracchiani, e altri – a legittimare e dare un senso a questo tipo di giornalismo: se loro mi prendono sul serio e ne fanno nascere un caso, invece di chiedermi conto, perché dovrei scrivere delle vecchie banali cose verificate, con le fonti, con le prove? Che mi prendono tempo, e magari non ci sono le fonti e le prove.
Orfini se lo domanderà meglio al prossimo articolo, quello in cui si racconterà che Orfini va dicendo che è ora di scaricare Renzi e mettere al suo posto la Boschi.

La Renpubblica dice che D’Alema avrebbe detto, e Orfini e Serracchiani gli chiedono di smentire.
A D’Alema.
Non è il giornalismo ad essere muffo, è l’umidità ascensionale che porta le muffe in alto.

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Da Sentito dire – Wittgenstein.

La posta del Direttore del blog

In attesa di diventare Imperatore di questo blog, la rubrica La posta del Direttore, oggi parla di titolisti, ma non in quel senso.

Il presidente di Forza Italia e del Milan resterà ricoverato alcuni giorni per sottoporsi ad accertamenti e controlli.
(…)
“Un episodio di scompenso cardiaco ha reso necessario il ricovero del presidente Silvio Berlusconi”

Ora, che uno chiami Mattarella presidente, OK, nulla da obbiettare; che uno ci chiami anche Grasso e Boldrini, ci sta. Perfino per Renzi ci sta.
Ma che uno che è “presidente di Forza Italia e del Milan” venga chiamato presidente1 in un comunicato stampa di un ospedale.

Da Silvio Berlusconi è stato ricoverato a Milano per uno “scompenso cardiaco” – Il Post

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  1. eDue – Buongiorno, Direttore…

Modello Nord Est

Mettendo insieme Veneto Banca con quanto accaduto alla «vicina» Banca Popolare di Vicenza il quadro è ancora più sconvolgente: almeno 210 soci coinvolti e circa 11 miliardi di euro di ricchezza scomparsa. Due casi vicini e non solo geograficamente. Due banche popolari non quotate, che per anni hanno gonfiato a tavolino il valore delle proprie azioni, vendute allo sportello come prodotti «sicuri» e al riparo delle tempeste della finanza globale. Com’è stato possibile tutto questo e a pochi chilometri di distanza l’uno dall’altro prova a spiegarlo il sociologo Daniele Marini. «Erano le ultime banche di territorio, il controllo era rimasto in mani locali malgrado la crescita dimensionale. I veneti si considerano diversi, adesso abbiamo scoperto che questa diversità non c’era». Marini, che insegna all’Università di Padova e nelle sue ricerche si è concentrato proprio sul «modello Nord Est», sottolinea anche un altro aspetto: «Questa volta non si possono addossare le colpe alla politica, ma va messa in discussione la classe dirigente locale in senso lato». E in effetti nei consigli d’amministrazione c’erano industriali e associazioni di categoria, notabili locali e professori.

Da Il Cda azzera le azioni: valgono tra 10 e 50 cents. Bruciati 5 miliardi dei soci di Veneto Banca – La Stampa

Aveva ragione

Arrivando da lui mi ero fatto l’idea che nella sua immobilità, Max avesse perso anche la sensibilità, il tatto, la sensazione del caldo e del freddo. Monica mi ha detto di no, che il contatto fisico Massimo lo sente. Alla fine della nostra chiacchierata, mi ha detto che se avevo piacere potevo toccargli una mano. L’ho toccata. In realtà alla fine gliel’ho presa tra le mie, e ho pensato che paradossalmente, in quella stretta, sembravo più io agganciato a lui che il contrario. Un’amica comune mi aveva scritto che andando a trovare a casa Monica e Max, ne sarei uscito migliore. Aveva ragione.

Da È il momento di una legge sull’eutanasia – Il Post

Mica un(a) Topolino

Diritti in scadenza. La disputa legale relativa ai brevetti dell’Airscarf è in corso da quasi un decennio, ma fino a oggi non era mai stata presa una decisione tanto drastica. Secondo le informazioni raccolte da Automobilwoche, la Corte non ha solo obbligato la Mercedes a sospendere le vendite e pagare una multa, ma ha imposto anche il blocco del sistema sulle vetture usate e su quelle non ancora consegnate ai clienti in Germania. L’operazione, della quale non si conoscono ancora i dettagli, sarà tuttavia temporanea, visto che i diritti sul brevetto scadranno nel mese di dicembre: l’originale è stato depositato da Ludwig Schatzinger nel 1996.1

Il brevetto avrà 20 anni a dicembre.
E Scade.
Se invece di un brevetto, l’autore ci avesse fatto un fumetto in cui spiegava il funzionamento del brevetto, avrebbe avuto 99 anni di diritti.

Sono favorevole sia ai brevetti che al diritto d’autore, ma solo nella misura in cui stimolano la fantasia altrui a fare meglio in modo diverso la stessa cosa.

Nel 2023 scadrà il copyright del Topo e questi diventerà di dominio pubblico. La Disney ha sempre spinto per prolungare il copyright, come agirà ora?2

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  1. Mercedes-Benz – In Germania Sospese Le Vendite Dell’airscarf – Industria – Quattroruote.it
  2. Perché Topolino sarà per sempre protetto da copyright | Fumettologica