La terra dei fuochi in Toscana

Quando nel 1963 esce Un giorno di fuoco, Beppe Fenoglio è morto di cancro, ed è passato solo un anno dalla sentenza che ha costretto i contadini della val Bormida a risarcire l’Acna, ora di proprietà della Montecatini, per le spese di un processo durato 24 anni nel quale gli abitanti della valle hanno osato far notare che in effetti va bene l’acqua rossa, ma il fatto che nei campi non cresca un filo d’erba non va bene, o no?

Da: La terra dei fuochi in Toscana – Vanessa Roghi – Internazionale.

Díaz, uhm… sarà

Il relatore speciale dell’Onu per il diritto alla libertà di associazione e di riunione pacifica, Maina Kiai, ha invitato i legislatori spagnoli a sospendere la legge, dicendo che “il diritto di protestare pacificamente e di esprimere collettivamente un’opinione è fondamentale per l’esistenza di una società libera e democratica”.

Ma niente di tutto questo ha fatto cambiare idea a Mariano Rajoy e al suo ministro dell’interno, Jorge Fernández Díaz, un membro dell’Opus dei che aveva già fatto intuire il suo senso di cristianità quando ha difeso i sedici componenti della Guardia civil che hanno usato mezzi antisommossa contro un gruppo di immigrati e rifugiati mentre cercavano di raggiungere a nuoto la Spagna dal Marocco, causando la morte di quindici persone.

Da La legge che imbavaglia la Spagna – Miguel Mora – Internazionale.

Chiediamo alla rete

Il primo ministro greco Alexis Tsipras ha annunciato un referendum per chiedere ai suoi concittadini se vogliono accettare il piano di riforme chiesto dall’Europa e dagli altri creditori in cambio del prestito che permetterà alla Grecia di evitare la bancarotta nelle prossime settimane. Tsipras ha definito le proposte europee «umilianti» e le ha chiamate «un ricatto», ma ha anche aggiunto che rispetterà la volontà dei greci che emergerà dal voto. Il referendum, ha detto Tsipras, si terrà il 5 luglio. L’estrema sinistra di Syriza, la coalizione di cui Tsipras è leader, ha già annunciato che voterà contro l’accordo.

Abbiamo la prima istanza di governo col voto da casa.

E guarda caso è uno che si è candidato ed ha vinto promettendo soluzioni ed adesso, dopo mesi di nulla, trova il modo di addossare agli altri o la fame o la bancarotta.

Il che è piuttosto sottile, va detto; per essere uno che avrebbe dovuto governare un paese, i cazzi suoi se li sa fare alla grande.

Da La Grecia farà un referendum sul piano di aiuti – Il Post.

Il monologo di Jon Stewart sulla strage di Charleston

È semplicemente molto triste: ancora una volta dobbiamo sperimentare l’abisso della violenza cieca che compiamo l’uno verso l’altro, e le conseguenze delle ferite causate dal razzismo. Non guariranno, ma noi faremo finta lo stesso che non esistano.

Sono sicuro, comunque, che prendendo atto della cosa, e riflettendoci sopra… Non faremo comunque un cazzo. Già, siamo fatti così. È questo che mi manda ai matti. Non voglio iniziare a parlare di politica, di armi, eccetera: quello che mi fa arrabbiare è la disparità di trattamento che riserviamo nei confronti di chi vuole ucciderci dall’esterno e di chi vuole farlo dall’interno.

Se questo fosse stato un attacco terroristico di matrice islamica… Noi abbiamo invaso due nazioni e speso miliardi di dollari e migliaia di vite di americani, lanciato aggeggi mortali sopra cinque o sei paesi. Tutto questo, per la sicurezza del nostro paese, “per proteggere gli americani”: dobbiamo fare tutto quello che possiamo, “per proteggere gli americani”, persino torturare la gente.

Nove persone. Uccise in una chiesa. «Eh, che ci vuoi fare? Quando uno è matto, è matto». È questa la parte che non capisco. E sapete già dove andranno a parare, stanno già usando quelle frasi: «È stata una terribile tragedia eccetera». Le sfumature del loro linguaggio denunciano già l’assenza di uno sforzo per fare qualcosa.

Stiamo parlando di un attacco terroristico. Quello di ieri è stato un violento attacco verso la chiesa di Emanuel in South Carolina, un simbolo della comunità afroamericana. Dire “una tragedia ha colpito la chiesa…” Eh no, non si è trattato di un tornado. È stato un atto razzista. Il colpevole è un tizio che aveva la bandiera della Rhodesia [il vecchio nome dello Zimbabwe, quando era una colonia britannica] cucita sulla maglietta.

È chiaro, qui, dove sta il bene e dove sta il male. Non ci sono sfumature. Eppure, continueremo a fare finta che no, è solo «un tizio che ha perso la testa». Noi ci siamo immersi, in questo modo di pensare, e rifiutiamo di accettarlo. In South Carolina le strade frequentate dagli afroamericani hanno i nomi dei generali sudisti che combatterono per far rimanere i neri in schiavitù. La bandiera sudista sventola sopra gli uffici pubblici. Eppure, c’è un tizio bianco che crede che gli stiano portando via la sua nazione.

Il video è bloccato per motivi di copyright. Scommetto che Viacom lo fa sempre con tutti i suoi video.

Da Il monologo di Jon Stewart sulla strage di Charleston – Il Post.

Silvio 1 e Silvio 2

L’Italia è un paese di destra – confida – se poi, all’interno della sinistra, si discute continuamente e su tutto, questo ci indebolisce.

La trovo una frase meravigliosa; che sia una citazione, un’interpretazione o un’invenzione giornalistica, è perfetta.

L’Italia è un paese di destra e quindi la sinistra non può vincere; siccome lui vuole vincere, tutto il resto non conta.

Poi perde, e da la colpa ai comunisti.

Praticamente questo dopo trenta mesi sta esattamente dove sta Berlusconi dopo trent’anni. Grazie alle energie giovani ha bruciato le tappe.

Da Renzi: "Farò un partito modello Usa, ma basta primarie" – Repubblica.it.

Poi dice che uno sospende Schengen

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90mila

136mila sono le persone che nel 2014 hanno lasciato l’Italia per trasferirsi altrove. 90mila sono italiani.

Da L'Italia in 10 cifre – Il Post.

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Durante la seconda metà del Diciannovesimo secolo circa 10 milioni di italiani emigrarono verso gli Stati Uniti da tutte le regioni d’Italia

Immagine da La vignetta razzista anti-italiana del 1888 – Il Post.

Più difficile o più sicuro?

La legge prevede che le cliniche che praticano aborti devono dotarsi di locali, attrezzature e personale equivalenti a quelli delle sale chirurgiche degli ospedali. Il governo conservatore del Texas sostiene che queste misure servano a garantire la sicurezza delle donne, ma le associazioni contrarie alla legge sostengono che il vero obiettivo del provvedimento è rendere sempre più difficile abortire.

Figuriamoci se un italiano non sa bene che le leggi si fanno caricate a pallettoni in modo che invece di colpire un bersaglio si annienta una generazione, però mi domando: oggi, in Texas, per abortire in clinica basta un bagno pulito?

Da Internazionale.

Nel 2009

Nel 2009 il New York Times pubblica il lavoro di Laub, scatenando le proteste in tutto lo stato di un’intera nazione e spingendo la comunità di Mount Vernon a organizzare balli “integrati” a cui possano partecipare studenti neri e bianchi. Ma nel gennaio 2011, Justin Patterson, un nero di 22 anni, muore ucciso da un bianco, Norman Neesmith, e questo fatto sconvolge la città che aveva ripreso a sperare dopo l’introduzione degli eventi “integrati”.

Da Una città divisa dal razzismo – Internazionale.