2 giugno

Un giorno che ne avessi voglia tornerò a raccontarvi l’antefatto, ma qui racconto l’epilogo.

Compro una vettura usata da un rivenditore professionale; dunque NON da un privato cittadino, ma da un’azienda. Che l’azienda sia Fiat Group Automobiles SpA non è importante.
L’atto avviene il giorno 17 aprile 2012, la ritiro il 21.

Pagamento bollo auto, ovvero tassa di proprietà

Vado sul sito (come ho fatto per anni per tutte le mie macchine), inserisco la targa e viene fuori che la vettura deve pagare il bollo (beh, sì) e che la regione (il bollo è regionale) non è la mia. È quella di Fiat.
Qui i maligni potrebbero dire che dovrebbe essere il Lussemburgo.
Comunque, mi informo, è per quello che bisogna andare all’ACI.

Vado alla Delegazione ACI.
Per problemi pregressi di tanti anni fa, controllo che quella che appare come una Delegazione ACI sia una Delegazione ACI. Lo è.
Vado, e dico che voglio pagare il bollo.
Da una serie di controlli, parte dei quali non sono possibili a me come cittadino ma solo a loro (nello specifico la Posizione tributaria del veicolo non lo è), mi viene detto, con gran sorriso, che la macchina ha il bollo pagato fino a tutto il 2012 e che io dovrò pagarlo dal gennaio del 2013.

Fine della storia.

In Europa, forse; ma io sono italiano.
Non mi fido e scrivo una PEC all’ACI, nella quale spiego i fatti e domando: vi risulta?
Dopo otto giorni (siamo al 28 maggio) mi dicono che no:

Se il veicolo esce da esenzione a seguito del trasferimento di proprietà a Suo nome il pagamento dovrà essere versato a copertura del periodo aprile 2012 / dicembre 2012, con decorrenza l’atto di vendita a Suo nome.
Se possibile, Le consigliamo di chiedere al rivenditore se il veicolo era in regime di esenzione concessionaria; al momento l’esenzione indicata non risulta registrata in archivio.

In pratica dall’ACI mi viene detto di domandare alla Fiat se ha chiesto l’esenzione (possibile per i venditori professionali che altrimenti dovrebbero pagare il bollo per tutte le macchine che hanno sul piazzale, e non ne sono proprietari, oltretutto) e, se sì, fino a quando.
Fino a quando lo so già, perché assieme alla fattura mi hanno dato una ricevuta di pagamento di esenzione dal pagamento del bollo a tutto aprile 2012.
Se la frase precedente non vi fa venire non dico un conato ma nemmeno un ruttino, siete italiani DOC anche senza saperlo.

Quindi, con la stampa dell’e-Mail dell’ACI, nella quale appunto “l’esenzione indicata non risulta registrata in archivio”, torno alla Delegazione ACI.
È il 29 maggio 2012.
Alla Delegazione ACI, mi dicono che a loro risulta diversamente, ma che se l’ACI dice così, loro mi fanno pagare il bollo.
Il tono era: “contento lei…”.
Faccio presente che i dati estratti dal PRA fanno sì che la vettura risulti ancora nella regione del concessionario e non nella mia; mi viene detto che non c’è problema e che loro possono modificarli.
Serve il libretto.
Porgo il libretto (non è una bestemmia, ma male non ci starebbe).

A questo punto, il lettore accorto, avrà notato che il NON aver creduto che la posizione tributaria fosse quella a me più favorevole sia stata una mossa corretta.

Algoritmo per il pagamento del bollo

Vi viene chiesto il libretto
vengono spinti alcuni tasti sulla tastiera dei un terminale
vi viene chiesta (a voce) conferma dei vostri dati riportati sul libretto, relativamente all’adesivo col passaggio di proprietà a vostro favore
vengono digitati alcuni tasti, più volte il tabulatore
viene cliccato sul tasto del mouse a forma di Maggiolino
vi viene chiesto come pagate
bancomat, è possibile?!
certo!
bancomat
vi viene chiesta la tessera bancomat
la tessera bancomat viene inserita nel lettore
vi viene chiesto: “bancomat?”
sì… bancomat
viene spinto il tasto uno sul terminale del POS
vi viene porto un tastierino ed indirizzata un’esortazione “codiceprego”
digitate il codice
haffattocchei?!
transazione eseguita
vi viene consegnata la copia della ricevuta del bancomat, e la tessera
viene stampata la ricevuta del bollo
vi viene consegnata la ricevuta del bollo
vi viene riconsegnato il libretto di circolazione.

Un pizzico di fretta

Avete un pizzico di fretta, perché il vostro lavoro non è pagare bolli, ma un altro. Dovete andare in ufficio. Sono le 12:28.
Badate, che sono le 12:28 e voi finora avete pagato una tassa; se fate tardi in ufficio è perché avete fatto il possibile per pagare una tassa, non per altri motivi.

Ma la sera, la stessa sera del 29 maggio 2012, invece che riposare dopo una giornata, vado intanto sul sito dell’ACI, e controllo il bollo.
Per quella targa risulta pagata una tassa (bene) ma la competenza regionale risulta ancora quella della Fiat.
Poi prendo la ricevuta, e la controllo.
Tutto OK, regione compresa, eccetto che io risulto avere una partita IVA, che come privato cittadino non posso avere e che un controllo rapido risulterà poi associabile alla Fiat Group Automobiles SpA, con sede in Corso Giovanni Agnelli 1 in Torino.
Notate che sulla ricevuta del bollo il nome non c’è, c’è solo il codice fiscale o la partita IVA di chi lo paga.
Quindi io non ho pagato il bollo, ma l’ha pagato (col mio bancomat) la Fiat.

Mi raccomando

Il 30 maggio 2012 torno alla Delegazione ACI, e faccio presenti le risultanze dei controlli serali in data 29.
Mi viene detto che serve il libretto, un documento ed il codice fiscale.
Il libretto per la targa (non te la chiedono a voce perché non si fidano?), gli altri due (di cui fanno fotocopia) per inserire i dati nel terminale.
alla fine mi viene rilasciata una dichiarazione con la quale si attesta che il pagamento numero quello, è stato effettuato non dalla partita IVA del fu Giovanni Avvocato Gianni, ma dal codice fiscale del sottoscritto, con tanti saluti.

Poi viene aggiunto: “mi raccomando, il prossimo anno controlli che sia tutto a posto”.

Quanto fa?

Qui dobbiamo fare ancora un passo indietro.

Se il concessionario ha chiesto l’esenzione dell’auto consegnata per la rivendita, si applicano le regole previste per il primo pagamento dei veicoli nuovi.
Bisogna eseguire il primo versamento entro il mese durante il quale il veicolo è stato acquistato, prendendo come riferimento la data di autentica notarile dell’atto di vendita. Se però l’atto notarile è stato redatto negli ultimi dieci giorni del mese, il pagamento si può effettuare anche entro il mese solare successivo.

Quindi, avrei dovuto pagare il bollo entro il 30 aprile 2012.

Allora:

Voce importo
Il costo della tassa compresa la sanzione per ritardato pagamento 218,68 €
costo esazione 1,87 €
totale 220,55 €

Voi direte tutto qui?
No, la ricevuta del bancomat è di 222,75 €.

Buon 2 giugno 2012, viva l’Italia.

P.S.:
Adesso, per la storia del codice fiscale, quando arriva la cartella Equitalia per omesso pagamento?

* * *

Immagine da http://www.google.it/logos/2012/republicdayit12-hp.jpg.

Autore: eDue

Bieco illuminista

4 pensieri riguardo “2 giugno”

  1. Su questo puoi scommetterci: se hanno 5 anni di tempo, ti arriverà fine aprile 2018. Consolati: a mio padre hanno chiesto di dimostrare il pagamento dello stesso bollo per due (2) volte. Per il PRA era pagato e per la regione no. (E le ricevute tienile per 10 anni; se sono su stampa termica usa lo scanner e tieni due copie del file e una stampa di carta. Sia mai.)

  2. Encomiabili i tentativi – da ogni parte della P.A. – di non farci annoiare.

  3. Caso simile nell’informatizzata Regione Lombardia.

    Ho passato la mia auto da privato a d azienda… Non risulta nulla! Bah?
    Mi domando a cosa servano gli euro che verso per il disbrigo delle pratiche visto che poi le pratiche praticamente le facciamo noi!

    Che tristess!

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