Negli stessi giorni del dibattito Virzì-Procura è stata depositata dal Tribunale di Torino la motivazione della sentenza di condanna di un’altra giovane studentessa, Roberta Chiroli, a due mesi di reclusione, per «concorso morale» nella commissione di due reati materialmente realizzati da attivisti no Tav a giugno 2013: invasione della sede di una società produttrice di calcestruzzo e blocco temporaneo del transito di una betoniera. Il ruolo di concorrente attribuito alla ragazza sarebbe stato desunto, oltre che dalla sua presenza tra i manifestanti, anche dal ricorso, nella sua tesi di laurea in antropologia, alla prima persona plurale nella descrizione degli eventi, quasi rivendicandone – secondo il Tribunale – l’ascrivibilità a se stessa.