A me certe cose fanno piacere da un lato (salvare, conservare, ricordare e spiegare tutte cose belle), ma mi fanno anche tanto incazzare da un altro.
Oggi chi volesse una Lancia ha a disposizione tanti colori sulla Ypsilon.
Bel macchinino, vecchio di dieci anni con una struttura mutuata dalla Panda.
Lancia era l’Olivetti della motorizzazione; oggi non resta che il ricordo, e a breve di tutto questo nemmeno i ricambi.
Bene che in Fiat se lo ricordino.
Giusto per dirne una: una nuova vettura ispirata a un’Integrale, oggi non venderebbe?
Tipo basata su telaio Giorgio accorciato, con il sistema di trazione Q4 meccanico e motore passato sotto le grinfie dello Scorpione?
Se vende la 124 Spider, figuriamoci.
E non parlo di quei rendering orrendi che si vedono ogni tanto in giro e guardano sempre al passato; parlo di una nuova Lancia.
Nuova, Lancia.
Quello sì che sarebbe un omaggio al marchio.
Per uno che è stato su una Appia, e poi su una Flavia, e poi su una Fulvia coupé.. il discorso non fa una grinza. Ma… il marchio (e non discuto se sia giusto o meno) non c’è più. La Y è una Lancia tanto quanto io sono Robert De Niro. Ma se devi parlare della tua storia e non riesci a trovare altro che una definizione in inglese “heritage”, invece di usare l’italiano…
No future, no future,
No future for you
(Sex Pistols, 1977 circa)
Però imparano.
Maglionne disse che che “qualcuno sogna un’Alfa Romeo che non esisterà mai più”, poi ha scoperto che era lui che sognava di vendere Tipo ricarrozzate con il marchio Alfa (e Lancia) quando s’è svegliato.
Inoltre dopo Impression, Progression, Distinctive ed Exclusive, passando per Collection, hanno anche capito che Normale e Super è meglio.
È Vero, per anni sono stati alla canna del gas e non c’erano soldi per fare nulla, ma adesso secondo me prima o poi anche “Lancia è un marchio che non ha nessun appeal fuori dall’Italia” potrebbe essere tra le frasi apocrife 😀
Anche considerando che la Delta era una Ritmo carrozzata Giugiaro, quindi il pedigree se l’è fatto a dispetto delle umilissime origini; figuriamoci se parti già da 3/4 di nobiltà (ovvero telaio Maserati e motori Alfa/Ferrari).
E non cannibalizzi nulla, uno che comprerebbe un’Integrale non comprerebbe altro, esattamente come uno che compra la Giulia non ha comprato Alfa per vent’anni.
Quante volte ho sentito certi discorsi nostalgici, ormai mi danno fastidio quasi quanto le sparate del maglionne.
E basta con sto cacchio di deltone. Massimo rispetto per i suoi risultati sportivi (e soltanto quelli) ma la verità è che Lancia ha smesso davvero di esistere con la Fulvia. E no, la Thema non conta. Grande berlina per l’epoca, ma anche quella era una mezza Fiat, esattamente come lo era la 164 (pianale Croma per entrambe)
Siccome qua si può soltanto sognare, e con il maglionne di mezzo è proprio l’unica alternativa, io rivorrei indietro la Lancia “vera”, quella che faceva concorrenza a Mercedes a testa alta, un marchio di prestigio e di classe, coerente con le sue origini, e non un costruttore di auto da tamarri, perchè diciamolo, il Deltone quello era, Giugiaro permettendo.
Non ho scritto Deltone, ma nemmeno Delta.
Ho scritto
Nella mia foga mi sono espresso un pò malino, chiedo venia.
Non ce l’avevo con te, ma con certi sedicenti lancisti che rompono l’anima al prossimo con le loro lagne, come se per loro Lancia=Delta Integrale.