On Richard Thompson and Cul de Sac

On September 9, 2007, the remarkable talent of Richard Thompson hit the newspaper pages in the comic strip Cul de Sac. The buzz began even before the strip debuted; Bill Watterson emerged from his retirement to praise the strip’s writing, artwork and imagination. In May, 2011, Richard received the Reuben, the Cartoonist of the Year award from the National Cartoonists Society, an amazing achievement in so short a time. But the last year has been a struggle for Richard. Parkinson’s Disease, first diagnosed in 2009, has so weakened him that he is unable to meet the demands of a comic strip. For a time, he worked with another artist, but the deadlines became too much of a task. So it is with personal and professional sadness that I inform you he has decided to end Cul de Sac.

CAZZO.

Da: On Richard Thompson and Cul de Sac | The Comics Journal.

CandyBar, Mountain Lion, and Beyond

In origine c’era IconCollector.
Ma funzionava solo con le icone 32*32, e sul Mac OS X 9, anzi meglio sull’8.5.1, ‘ché già sul 9.0.4 aveva qualche problema, aggravatosi via via fino alla 9.2.2.
Poi un giorno quelli di Iconfactory se ne uscirono con Pixadex

Che era una specie di IconCollector on steroids, che in più aveva un’area (QuickDrop) che rendeva facile personalizzare le icone a piacimento.
Funzionava, era fatto bene, supportava le icone 128*128; quanto poteva durare?
Poco.
Il tutto fu ceduto a Panic Inc. (ottima azienda), con una certa propensione alla checcazzeria, che prese Pixadex e, ci mise attorno un prodotto rivolto agli adolescenti di tutte le età, ovvero CandyBar.

Ora, il problema è che se Pixadex NON contava se non minimamente sul sistema (sulle sue specifiche sì, ovviamente, ma non sulla sua implementazione), CandyBar come inutility per la personalizzazione di tutte le icone di sistema in una sola botta, contava pesantemente sulla di lui disponibilità ad essere toccato da terzi.
Infatti:

CandyBar, Mountain Lion, and Beyond

August 3rd, 2012
A quick update on CandyBar!

Updated for 10.8.
First, we’ve updated CandyBar for Mac OS X 10.8! You can now customize the 10.8 system icons. Just launch the app and click the big “Update” button to get the latest IconData.
But there’s a catch, or two: in Mountain Lion, Apple changed how the Dock is rendered, so it’s no longer possible to customize the Dock’s look. (You can still customize the indicator lights!) Also, CandyBar still can’t change the internal icons of Mac App Store apps, due to code signing.

CandyBar, although simply changing files on disk, has always fallen into a slightly-uncomfortable-for-us grey area of existence. It seems clear to us that there will undoubtedly come a time (soon?) when CandyBar can no longer customize system icons at all. So, what do we do?

Now free, and unsupported.
Since we’re unsure about the long-term future of changing system icons, we’re not comfortable charging money for CandyBar, and we’re also not comfortable simply making it disappear, instead we’re going to make the current CandyBar free — but unsupported.
That said, being CandyBar fans, we’ll strive to keep CandyBar up-to-date with minor 10.8 releases, so you can keep using it for the foreseeable future! But, if something major changes, on the level of the Dock changes in 10.8, we can’t guarantee compatibility.

Da: Panic Blog » CandyBar, Mountain Lion, and Beyond.

Ne segue che per chi come il sottoscritto, ha pagato Pixadex per fare una cosa e si è trovato costretto a pagare di nuovo CandyBar per una cosa che non gli interessava ed adesso si trova probabilmente senza nulla. Speriamo solo che a forza di chiederglielo, si convincano a strappare CandyBar da Pixadex, ed aggiornino quest’ultimo per la icone 1024.

The Genius For The Rest Of Us

Therein lies another problem with this campaign. In the effort to show that the Genius is the most helpful guy in the world, Apple has created customers who, shall we say, are on the dim side. In past ads, Apple has shown “ordinary people doing extraordinary things,” simply because Apple products are so easy to use. Now we have thick people who want to be better, but need a Genius to help. Not exactly flattering.

Una volta col Mac potevi fare tutto da te perché era fatto in modo da rendere semplice quello che gli altri facevano difficile.

Da: New Mac ads: landing with a serious thud « Observatory.

Abbozzare con stile

Io non so se questa immagine sia reale, ovvero riporti quello che i milanesi vedono passando davanti agli accessi dell’Area C o se si asta fatta solo ed apposta per il sito.
Ma in entrambi i casi (ovviamente a maggior ragione nel primo caso), complimenti per la parte iconografica.
Erano anni che la comunicazione istituzionale non aveva questa reattività e questa capacità ironica.

Sarebbe stato stroppo bello, ma complimenti ugualmente a chi l’ha fatta.

Immagine da Il Consiglio di Stato sospende Area C. Da giovedì 26 Luglio le telecamere saranno spente. COSA NE PENSATE? | Area C – Milano.

Quattroruote.app 2.0.0

Ci sono cose che si sanno e cose che si sentono.
Io che sarebbe uscita una nuova versione (o release, non è che c’ho la palla di vetro precisa ai decimi) dell’applicazione di Quattroruote per iPad me lo sentivo; diciamo che il sentore era facilitato dal recente buco di sicurezza scoperto nel meccanismo di In-app Purchase1 che Apple ha promesso di risolvere in iOS 6 (campa cavallo), ma sul quale ha messo il pannicello caldo dell’UDID – Unique Device IDentifier – che garantirebbe una maggiore tenuta al tentavo di rubare contenuti.
Comunque per gli amanti del 2.0, Quattroruote va oltre e presenta la 2.0.0.

Nulla di male, ci mancherebbe, sul fatto che chi vive del proprio lavoro cerchi di guadagnarci evitando che qualcuno glielo rubi.
Solo che io QR lo compravo prima e lo compro adesso, quindi per me una nuova versione dell’app solo per risolvere i loro problemi non è accettabile.

Dei problemi dell’applicazione ho detto qui, al direttore internet di Edidomus, al direttore della rivista Carlo CAVICCHI, che dopo una palese incomprensione a seguito della quale mi ha risposto fischi per fiaschi, ha poi avuto la corretta pensata di passare il cacacazzi-presuntuoso-di-turno appunto a chi di dovere.

In quella sede feci presente (a gente competente, ma che subisce evidentemente ritardi di processo essendo tutto questo accaduto un anno fa) che la vista, l’unica vista possibile, per i numeri della rivista a piena pagina da sfogliare sarebbe diventata, da scomoda qual’era allora, presto impossibile da usare. Scegliere di rileggere un numero di due anni prima della rivista avrebbe richiesto, tra supplementi e numeri regolari (acquistati o meno, sono elencati tutti) una trentina di sfogliamenti all’indietro.
Non si poteva contare troppo sul fatto che nel nostro ordinamento giudiziario non sia previsto il reato di tortura, perché il cliente ha una soglia del dolore molto inferiore.

Bene, in questa versione 2.0.0, finalmente c’è una modalità alternativa di presentazione affiancata a quella tradizionale per copertine a schermo pieno, ed è quella a scroll verticale a otto copertine per volta

in cui l’affordance risulta correttamente formulata.
Ad esempio, per far vedere che “sotto” ce ne sono altre (ovvero che lista non è finita con la schermata corrente), in assenza dell’ascensore laterale sempre visibile (eccazzo, con lo schermo retina petapixel uno non può tenere mica sprecati venti pixel in larghezza) dovuto alle pippe mentali dei designer di HCI di Cupertino, chi ha riscritto l’app ha pensato di visualizzarne sei per intero e due (o quattro, a seconda del punto in cui ci si trova) sfumate. Buono.

Peccato che nella vista a otto non sia possibile capire se il numero scelto lo si possiede o meno, dovendo per forza passare per la vista a copertina intera.
Dove, tralaltro, si può “scaricare un’anteprima” anche delle copie già acquistate: perché?!
In entrambe le viste, inoltre, non è più possibile leggere un numero cliccando sulla copertina, ma solo sul pulsante leggi, che in termini di usabilità è una regressione non da poco. Pessimo, ma facilmente correggibile.

Brutto anche il fatto che Invia statistiche in Impostazioni sia settato ON per default (di chi è la colpa?), e che la maledetta, inutile Cover animata sia sempre dannatamente lì

Nel complesso una versione 2.0.0 molto migliore in termini di progettazione, anche se appannata da alcune ingenuità davvero incomprensibili.
Ah, manca sempre l’app-wide search, cui si sopperisce con i segnalibri. Un po’ pochino dopo trentasei numeri, no?!

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  1. eDue – Si vince col 6 e anche con l’8