Ufficiali ma inespressivi

Apple ha aggiunto le emoji delle coppie gay in iOS 6. Solo che non sapendo come si sta in una coppia gay, non ha fornito loro alcuna espressione facciale.

Apple has greatly expanded the emoji palette with the new iOS 6, including these two gay and lesbian icons which weren’t present in iOS 5. I wouldn’t be surprised if same sex couples with babies appear in iOS 7.

There’s only one question: why don’t the gay and lesbian couples have any facial expressions?

Si noti inoltre che nelle le famiglie etero con figli, il maschio ha i baffi e la femmina il rossetto.
Hai visto mai che il pupo non capisse la differenza…

Comunque pare che Cecchi Paone conosca le reali identità dei modelli usati per le emoji.

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Da: Apple Adds Gay and Lesbian Couple Icons to iOS 6.
Immagine da http://img.gawkerassets.com/img/17pr6gyr33ilgjpg/original.jpg

Il prossimo mese con 15,99 € si va in Montagna con demo di piatti

La tipizzazione di Apple nel dopo Jobs si è vista per la prima volta ieri a San Francisco, in occasione del keynote di apertura del WWDC 2012.
L’Apple che ne è venuta fuori è una società con una capacità di adattamento maggiore, ed una decisa tendenza all’introversione.
Un paradosso, insomma.

L’apertura del keynote è stata affidata ad un video di Siri che faceva battute da nerd.
Roba da Microsoft, roba da sviluppatori; roba da gente che va in giro con magliette sulle quali, in Monaco a corpo 72, campeggiano scritte come Unix is user friendly. It's just very selective about who its friends are.
Roba da conferenza di programmatori; appunto.

Siccome a parte Cook gli altri sono i soliti (a parte il norcino che ieri non s’è visto e male non ci sarebbe stato, ieri), Apple si sta adattando.
Non è più una messa laica per tutti, ma una messa diversa in base all’audience.

Questa parte è una forma di estroversione, ed è l’impatto minore dell’era Cook; ma è una deformazione da impatto; Cook avrà detto ai suoi di dare alla clientela (e quella di ieri era fatta di nerd in gran parte – come lo so? Voi applaudireste un’API?!) quello che la clientela vuole. Ieri non c’erano fighetti in platea, c’erano geek.

Ecco allora OS X 10.8 Mountain Lion tra un mese a 15,99 €.
Ecco iOS 6 che integra Facebook (WOW, una mossa per seguire gli umori e le tendenze, ma una nullità in termini di architettura).
Ecco le nuove API per le mappe.
Ecco altre cose di cui, francamente, non fotte nulla a nessuno a parte gli astanti.
Appunto.
Bene, questo Cook l’ha capito e Apple l’ha fatto.

Ma per la prima volta Apple sembra Dell, sembra Lenovo, sembra un po’ pure Asus.
Avete presenti i loro store online?

Partiamo dal Mac Pro2.
Definirlo nuovo è falso.
Niente Thunderbolt, niente USB3, niente scheda grafica reference.
Processori overclockati e via, giusto per dire ce l’abbiamo.

Poi via i MacBook Pro da 17″.
E qui ecco Dell, ecco Lenovo.
Ricordate The New iPad?
Ne avevo detto male1: la gente capirebbe forse la differenza tra iPad 2 e iPad 3, ma non riesce a capire quella tra iPad 2 e The New iPad.
E il prossimo come sarà?
The Earliest New iPad? The Very New iPad? The Really All New iPad?

Ma a questi, alla fine, si sopravvive pragmaticamente: iPad 2 e iPad 3.
Ai dipendenti AAPL sarà vietato chiamarli così, ma ai loro clienti no.
E non credo che si possano rifiutare di vendere se il cleinte non dice il nome esatto, come si fa coi ragazzini che non vogliono dire “per favore” e poi “grazie”, no?!
Come si dice? Eh?!
Come si dice?!
Deniùaiped?
Ahmbè…

Non ho capito bene (io… figurati) questa storia del “terzo” MacBook oltre agli Air ed ai Pro (ora entrambi con marmitta Polini e carburatore lappato).
Se cerchi aiuto online, anche dal punto di vista grafico, adesso lo Store è un casino:

Ecco; potete scegliere tra MacBook Air da 11″ e 13″, oppure tra MacBook Pro da 13″ o da 15″, oppure un MacBook Pro con display Retina da 15,4″.

Di quest’ultimo (che se proprio proprio avessero dovuto, avrebbero almeno potuto chiamare MacBook Retina, che fa cacare uguale, ma almeno è chiaro), si sa che ha meno disco, meno porte, ma è molto, molto piatto.

Come un Air?
Appunto. Però è Pro.
Aha.
MacBook Air Pro?
Troppo Nike, eh?!
Ecco! MacBook Fried Air.

Aggiornamento

Apple ha rimosso dallo Store online l’etichetta “nuovo” da un prodotto vecchio di tre anni2.
Poi, nel solco della tradizione, ha introdotto un connettore inutilmente incompatibile col resto del modo e con sé stessi

e vogliono 10,00 €3.

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  1. eDue – The Dear Old iPad
  2. Macitynet.it – Apple ha tolto l’etichetta “Nuovo” dai Mac Pro sull’Apple Store
  3. Apple.it – Convertitore da MagSafe a MagSafe 2

Software libero for dummies

Io non sono un fan.
Di nulla e di nessuno.
Men che mai di Stallman, che mi dà l’orticaria.
Ma semmai dovessi parlare in pubblico di software libero, e scrivere su un giornale è parlare in pubblico con l’aggravante che scripta manent, cercherei di dire cose vere (parlando di tecnologia esistono delle verità) e poi di dirle correttamente.

Un fiume di denaro pubblico che, in un momento di ristrettezze come questo, non può che riportare in auge il tema dell’open source, il codice sorgente libero e quasi gratuito.

Ora, che l’open source sia il codice sorgente libero e quasi gratuito, titolando software libero, mi sa di definizione alla Bartezzaghi: ch’avrà voluto di’?!

Peccato perché il tema dell’articolo sarebbe pure corretto.

MACKINSON, Thomas – Software libero, la Pa risparmierebbe 675 milioni. Ma l’osservatorio è senza risorse Il Fatto Quotidiano.it

Firefox 13: ALT + clic non salva?

Per un motivo che non so (e non sanno forse nemmeno i mozilli) su Firefox 13 la combinazione di ALT + clic non salva più l’oggetto linkato.
Pare sia una feature introdotta per evitare che gli utenti di FF su piattaforme che non siano il Mac s’impiccino con le combinazioni di tasti.
No, dico…
Se vi serve, potete riattivare la combinazione di tasti come segue:

Andate sulla barra degli indirizzi e scrivete

about:config

cercate

browser.altClickSave

fate doppio clic su

false

che dovrebbe diventare

true.

The CS6 Desktop Brand System

It takes well over a year to design, execute, deliver, and ensure the proper implementation of the roughly 5,000 or so assets it takes to get a CS release out the door we’re already thinking about CS7. Along the away, there are innumerable institutional, technological, and political hurdles to overcome. It can be daunting, but we do everything we can to get it made with as few design compromises as possible.

Più di un anno per tirare fuori questa collezione di banalità visive.
Certo, a parte le icone e gli splash non è che debbano pensare a molto altro.
Infatti stanno già pensando alla 7.

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Da: The CS6 Desktop Brand System | Adobe Brand Experience.

Immagine da http://thoughts.shawncheris.com/wp-content/uploads/2012/05/colorwheel_cs6-640×640.png