Bieco illuminsta
Che Fripp ormai sia solo un allucinato lo si sa da tempo, ma senza Belew che lo compensa viene fuori solo robaccia.
A Scarcity of Miracles è una versione cantata di Soundscapes (o di Exposure), ovvero una versione progressive di Jesus Blood Never Failed Me Yet di Bryars, senza parte melodica.
Viaggiare implica radio.
Radio implica notizie sul traffico di ore prima (ma verificate, eh) come intermezzo della musica italiana, un’espressione che mette i brividi più di qualunque climatizzatore impazzito.
Ecco, siccome passa ogni venti minuti, e singhiozza dappochezza tra un rallentamento e uno scambio di carreggiata, mi fa tornare in mente un conoscente che diceva che sarebbe stato meglio che Giusi Ferreri fosse restata a fare la cassiera di supermercato, o al limite quella che rifornisce di dolci in blister gli espositori di fianco alle casse.
Beh, ecco, no.
Meglio casalinga.
e questo per quanto riguarda Pat METHENY.
In merito a Franco, guardate questa intervista1.
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http://www.youtube.com/watch?v=5-QZTCChNx0
Ecco come si fa l’EMBED di video in WordPress™, anche laddove l’account non lo consenta…
Se ne racchiude l’URL tra quadre e lo si prefissa con youtube=:
"[" + "youtube=" + URL + "]"
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Nel video: FLOWERS, Rachel – Naima – Ventura Music Festival Student Jazz Competition da YouTube.com.
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Il tutto era nato da:
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P.S.: Pare che il creativo che gli fa il sito abbia qualche problema con le ombre portate.
Se cercate “Emerson, Lake & Palmer” su iTunes Store, trovate UN titolo, il merdosissimo Black Moon1.
Non c’è che dire, un catalogo completo.
Il fatto che quel titolo sia merdosissimo lo conferma (non ce n’è bisogno) il fatto che se cercate “Black Moon” su Google Immagini NON esce nella prima serie di immagini.
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http://www.youtube.com/watch?v=-wEYJaL_Lhs
Rachel Flowers.
Poi ha un figlio, che suona malissimo…
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Io non ho account di quasi nulla e ne ho i coglioni pieni di dover creare account. Se voi ne avete uno in questa lista, fatemi la cortesia di segnalare Rachel Flowers a Keith Emerson.
R 20110112 1834
Sappiamo che per molti motivi in Italia Internet non è stata accolta come altrove. Se volete attribuire un segno a questa affermazione è affar vostro. Un modo per spiegarla, invece è questo:
in cui nel tentativo di ribadire una proprietà che invero nessuno nega, si finisce col dire che quanto segue è un reato.
Non lo è ovviamente, il rip del DVD è a cura dell’artista o di persona da lui incaricata, visto che il link proviene dal sito del BMS.
Ecco, questi siamo noi italiani.
Siamo anche quelli che per vendere un prodotto, non spendono 20 dollari:
