Lo so, un italiano almeno decente sembra un trombonata, ma una lingua ha delle regole.
Comunicare significa rispettarle, almeno per evitare che si venga fraintesi.
La denuncia è stata confermata dal procuratore di Stoccolma Maria Haljebo. A riportare la notizia è il quotidiano svedese Expressen, che ha spiccato un ordine di arresto contro Assange.
Aggiornamento
1) Ti pare che Repubblica si fa scappare l’occasione?!
Perché finto? Perché riportare un articolo che riporta una dichiarazione d’amore, non è un post.
* * *
C’è solo una cosa positiva in tutto questo: i commenti agli articoli di Repubblica sono sempre più vicini all’insulto; almeno chi la legge non s’è ancora convertito al qualunquismo a cottimo.
Questo articolo, se non fosse imbarazzante da leggere per chiunque abbia almeno sfiorato il concetto di dignità, sarebbe da ridere.
Forse invece che Repubblicate starebbe nella categoria “RePuke”:
Mecojoni, una notiziona. Finalmente un po’ di giornalismo investigativo.
Ma c’è di più:
Manoscritto ritrovato a Cervia. Aiutateci a decifrarlo…
Un “manoscritto” misterioso.
Quando lo ritroviamo, per caso, non funziona più, la scheda è stata disattivata e la sabbia ha rovinato la tastiera. Si riescono però a leggere gli ultimi messaggi inviati e ricevuti tra la proprietaria, Paola, e un ragazzo. I due hanno una relazione e frequentano, si deduce dagli sms, l’università.
Lo ritrovano per caso. Bene, almeno non li rubano.
Non funziona più, la scheda è disattivata, la sabbia ha disattivato la tastiera.
Quindi leggono i messaggi per telepatia. OK, credibile.
La loro conversazione è un documento senza filtro del modo di comunicare della generazione nata e cresciuta con un cellulare in mano. Sintetizzata all’estremo, con una punteggiatura – diciamo così – creativa. In altre parole, “geroglifica”. Ne riportiamo alcuni stralci qui sotto: siete capaci di tradurre questi messaggi? Lasciate il vostro commento in coda a questo
Edizione Deluxe; costantemente aggiornata con nuove panzane!
Non c’è una riga che sia una di questo articolo che non sia completamente sbagliata.
Intanto la foto. È Tim Cook. Quella che c’era prima era sbagliata, ma di poco. Adesso sì che merita la Home di Repubblica.it.
Il problema nel luglio scorso costrinse l’amministratore delegato Steve Jobs a scusarsi con gli utenti e a promettere immediate soluzioni al difetto riscontrato sul “melafonino”.
Magari, Jobs ha fatto esattamente il contrario, ha detto che non c’era nessun problema. Poi ha fatto Guzzanti che fa Bertinotti sparando cifre a caso dicendo (onestissimo) che la fonte era lui.
è a lui che viene attribuita la maggiore responsabilità nella realizzazione del sistema d’antenna dell’iPhone4, risultata poi troppo sensibile al contatto con le mani degli utenti, tanto da rendere il nuovo telefonino della Apple inutilizzabile per i mancini e difficile da “gestire” per gli altri
Inutilizzabile. Non lo ha detto nessuno, nemmeno io…
Il problema è che l’antenna dell’iPhone4, una sorta di cavetto d’acciaio, circonda l’intero “case” del telefonino, scorrendo all’interno del bordo esterno.
Questa del cavetto d’acciaio invece mi ricorda uno dell’IBM, cui Jobs in persona avrebbe strappato Papermaster, che per telefono mi disse del mio Aptiva che il drive Zip (anzi lui disse “zippi”, pronuncianto la “z” come “tz” alla calabrese) di cui andavo cianciando in realtà era un “nastrino”.
La “custodia” offerta in omaggio da Apple risolve brillantemente il problema
Questo non l’ha detto nemmeno Jobs. Ha detto che sembra (sembra) che il Bumper attenui un po’ il difetto (e poi ha ridetto che il difetto è un comportamento e non un difetto), e quindi se lo volete, OK. Makes sense?!
Alla conferenza stampa del 16 luglio scorso, quando Steve Jobs fu costretto ad ammettere il problema dell’iPhone4
Ancora?! Jobs ha detto che non c’era nessun problema. Non c’era Papermaster, ma nemmeno chi ha scritto l’articolo. Fa niente, basta vedere la conferenza in streaming sul sito Apple.
Al posto di Papermaster è stato designato Bob Mansfield, senior vice-president del settore hardware per i Pc Macintosh. Mansfield ha realizzato i sistemi touch screen dei computer e degli iPod della “Mela”. E’ anche il progettista del Chip A4 e del sistema “retina display” che caratterizza i Pc di Apple.
Non ha detto che Mansfield ha anche progettato la sede i Cupertino, i guard-rail, gli scacchiadatteri, il 747, la De Lorean di Back To Future, ha brevettato le microonde, l’azoto e le vocali. Nessuna idea di cosa significhi progettare un prodotto di tecnologia medio alta, eh?!