E non solo per il cibo

Tutti i trucchetti, le strategie e i cambiamenti fastidiosi che dobbiamo fare per controllare la nostra linea sono però il risultato di una verità scomoda, su cui Rozin provò a far luce quasi vent’anni fa. «Ci piace pensare di essere fatti in modo da tale da ponderare e controllare cosa e quanto mangiamo», ha detto Just. «Ma la verità è che siamo fatti per mangiare tutte le volte che ne abbiamo l’opportunità. In questo senso, non siamo poi tanto diversi dai cani».

Da Perché ci abbuffiamo – Il Post

No Bertone, No Parti

Italo
Venerdì 22 gennaio sempre il comitato “Difendiamo i nostri figli” ha segnalato che una promozione legata al Family Day è attiva sui treni di Italo. Italo sta effettivamente offrendo una promozione per alcune fasce di biglietti per chi viaggia verso Roma nella giornata del 30 gennaio. Contattato al telefono, un operatore del centro assistenza clienti di Italo ha confermato che si tratta di un’offerta «legata a un evento specifico, il Family Day»

Da Ci sono degli sconti sui treni per chi va al Family Day, il 30 gennaio – Il Post

Jim Pisanu Strikes Back

As the argument over smartphone encryption continues on between device manufacturers like Apple, devoted to strong encryption, and U.S. federal government officials pushing for backdoors to access data, several states have gotten involved in the fray.

New York State Assemblymember Matthew Titone introduced a bill last summer that would require smartphone manufacturers to create devices that can be decrypted or unlocked or face fines, and now California State Assemblymember Jim Cooper is following in his footsteps.

Cooper on Wednesday introduced a bill that would require any smartphone manufactured after January 1, 2017 and sold in California to “be capable of being decrypted and unlocked by its manufacturer or its operating system provider.” Violations carry a $2,500 fee per phone.

Should such a bill pass, it would, like the New York bill, affect both Apple and Google. iOS and Android have default encryption settings that do not allow the companies to access locked customer phones. Starting with iOS 8, Apple ceased storing encryption keys for iOS devices, making it impossible for the company to unlock content on passcode-protected devices under police request.

Quando noi parliamo di USA, spesso parliamo senza sapere di cosa parliamo.
Spesso li portiamo ad esempio delle nostre aspirazioni, senza sapere che le nostre aspirazioni non sono le loro.
Tanto chi va a verificare?

Da California Joins New York in Effort to Weaken Smartphone Encryption – Mac Rumors

Je Suis Missouri 4

Sicurezza, i tassisti chiedono risorse per le telecamere
Un contributo per l’installazione di sistemi di video sorveglianza che consentano di monitorare in tempo reale la situazione a bordo dei taxi. Questa la richiesta avanzata alla Regione dalle principali sigle sindacali dei tassisti dopo l’ultimo caso di rapina ai danni di un conducente.
“Nulla è stato fatto per garantire l’incolumità dei tassisti – spiegano. Oggi grazie alla tecnologia e qualche centinaio di euro è possibile intervenire”.

Pace interiore a tutti.

Da Sicurezza, i tassiti chiedono risorse per le telecamere

Magistratura a 5 Stelle

Il rapporto tra scienza e giustizia in questo paese non è sempre stato dei migliori. Abbiamo visto giudici obbligare le strutture pubbliche a praticare terapie farlocche inventate da scienziati della comunicazione contro malattie neurodegenerative, tribunali del lavoro imporre cure contro il cancro senza alcuna validità scientifica, scienziati processati per non aver previsto i terremoti, magistrati d’assalto cercare correlazioni tra vaccini e autismo sulla base delle farneticazioni di qualche ciarlatano, ma la vicenda Xylella in Puglia forse segna un salto di qualità, in peggio.

La procura di Lecce, nell’ambito dell’epidemia degli ulivi causata dal batterio Xylella fastidiosa, ha infatti iscritto nel registro degli indagati 10 persone tra ricercatori, scienziati, funzionari sanitari e commissari per l’emergenza fitosanitaria. Le accuse riguardano i reati di diffusione colposa di malattia delle piante, inquinamento ambientale, falso materiale e ideologico in atti pubblici, getto pericoloso di cose, distruzione o deturpamento di bellezze naturali. In pratica coloro che per ruolo e competenze si occupano della salute e della cura delle piante sono accusati di essere i responsabili dell’epidemia, in un’inchiesta che ha sempre più i contorni di una caccia all’untore di manzoniana memoria.

Da Strade – Xylella: i giudici pugliesi a caccia di streghe e untori

De Renpubblica

Del resto come si comunica contro gli hashtag del premier senza passare per gufi o nemici del travolgente cambiamento? Ormai si è giunti ad un passo dall’accusa di disfattismo. Imporre la furba dicotomia che criticare il governo o mostrare le sue forti mancanze sia un modo per fermare le riforme, che invece vogliamo, e per armare il populismo, verso cui nutriamo sempiterna diffidenza, è un modo per anestetizzare tutto, per portare all’autocensura.

Ma non cadiamo nella trappola: la felicità di Stato non esiste: è argomento che riguarda gli individui, non si impone, si raggiunge e noi ne siamo lontani. E la critica non è insoddisfazione malinconica, non è mal di vivere, non è spleen: e considerarla tale è quanto di peggio possa fare un capo di governo. Che il ministro Boschi risponda e subito della contraddizione che ha visto il governo salvare la banca di suo padre con un’operazione veloce e ambigua. Lo chiederò fino a quando non avrò risposta.

Da La moglie di Cesare e il padre di Maria Elena Boschi – Il Post

Motorola MicroTAC 8200 GSM Smart Case Battery

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Nell’anticipazione che segue, c’è anche l’Antenna Magic Extender che seguirà a breve

HonoluluMicroTAC

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Immagini da

FIAH

Il retroscena pubblicato dalla Bild. Il colosso tedesco ha smentito categoricamente le indiscrezioni riportate ieri dall’edizione domenicale della Bild: secondo la testata, al centro del summit sarebbe stata la richiesta degli sceicchi Al Thani di ridurre l’influenza dei consigli di fabbrica nelle decisioni strategiche del Costruttore. Il Qatar punterebbe anche – secondo la ricostruzione – a “cambiamenti strutturali” nella proprietà per raggiungere l’obiettivo.

L’avevo sospettato fin dall’inizio che la colpa di tutto era dei lavoratori.
Ed adesso giustamente ne pagheranno le conseguenze…

Da Dieselgate Volkswagen – A Giorni I Primi Risultati Dell’indagine Interna – Quattroruote

Modello top con clistere di lava incluso

Ah, la Smart, quella macchinetta che a parte in Italia non ha venduto, quella che sembra di stare in un fregno di quelli che si guidano senza patente.
Ma adesso alla Mercedes ha dato una bella mano la Renault, quella che fa le macchine già incidentate in sede di design.

Vediamo come va:

Se si rapporta il prezzo di oltre 18.000 euro alle dimensioni e alla possibilità di trasporto, la fortwo è fuorigioco in partenza, visto che sfruttando gli sconti con tale somma si può acquistare una media turbodiesel. Ma questi ragionamenti a tavolino non fanno i conti con quello che i pubblicitari e la gente di marketing definiscono “wow factor” (una qualità o una caratteristica di un oggetto che emoziona). Che si materializza già quando si guarda la vetturetta la prima volta: il colore grigio opaco e i cerchi scuri le danno un aspetto grintoso.

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A questa andatura la vettura fila via liscia senza sforzo e pure ben centrata, ma se si cambia traiettoria si evidenziano i limiti dello sterzo, che manca di progressività e di precisione (ma va ricordato che le gomme winter non aiutano). Difficile anche calibrare l’intensità della frenata, visto che il pedale ha corsa lunga e l’azione frenante non è lineare; in velocità, poi, si manifestano pure dei serpeggiamenti.

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Insomma, con la fortwo mi sono divertito. Alla faccia della razionalità (e del consumo di 6,8 l/100 km, che mi aspettavo inferiore).

Corri in edicola™!

Da Smart fortwo – Una Settimana Con La 0.9 Turbo Twinamic Limited [Day 1] – Quattroruote

E dovremmo preoccuparci per l’ISIS?

Durante il Black Friday di quattro anni fa, dopo l’apertura di un negozio della catena Wal-Mart, vicino a Los Angeles, una donna utilizzò dello spray al peperoncino per allontanare gli acquirenti della merce che desiderava anche lei, nel reparto dedicato all’elettronica. Furono colpite 20 persone: nessuna fortunatamente riportò gravi danni. L’episodio di quell’anno è solo l’ultimo di una lunga serie. I più gravi si sono verificati nel 2008: sempre da Wal-Mart, ma in una delle sedi di New York, un impiegato è morto investito da una folla di 2 mila persone mentre in California, lo stesso anno, due uomini si sono sparati dopo una lite scoppiata tra le rispettive mogli che volevano comprare lo stesso giocattolo per i loro figli.

Da Breve storia del “Black Friday”, oggi – Il Post