Sire, c’è un messo recante notizie dalle provincie

E’ inesistente la notificazione del ricorso giurisdizionale effettuata all’Amministrazione tramite la semplice spedizione di un’ordinaria raccomandata con avviso di ricevimento, senza l’osservanza di nessuna delle prescrizioni dettate dalla L. 53/1994 per la notifica a mezzo posta da parte degli avvocati, ovverosia in mancanza dell’autorizzazione da parte del Consiglio dell’Ordine e senza l’utilizzo delle apposite buste ed avvisi di ricevimento, la redazione della relazione di notificazione, l’apposizione da parte dell’ufficio postale accettante del timbro di vidimazione, l’indicazione del numero di registro cronologico.

#lavoltabuona che se sento ancora qualcuno parlare di digitalizzazione rispolvero lo Steely Dan.
Quello di Burroughs, eh?!

Da E’ inesistente la notificazione del ricorso effettuata all’Amministrazione con raccomandata A/R – Il Quotidiano Giuridico.

In America starebbero già tutti quanti ancora al posto loro

Il direttore di Rolling Stone, Will Dana, si è assunto tutta la responsabilità dell’errore giornalistico e, insieme all’autrice dell’articolo, Sabrina Rubin Erdely, si è scusato. L’editore ha annunciato che non licenzierà nessuno.

C’avete presente la pippa mortale del giornalismo anglosassone e il famosi licenziamenti in tronco all’americana? Ecco, miti dovuti al cattivo giornalismo pure quelli…

Da Rolling Stone ritira l’articolo sul presunto stupro all’università della Virginia – Internazionale.

OK, mi metto un piccichino

Dobbiamo essere il partito che chiede una presenza limitata del governo: non quello che cerca di legiferare sull’amore

Mi rivolgo ad alcuni fra i miei colleghi Repubblicani. Ne conosco moltissimi che hanno a cuore i problemi dell’America: sono coloro che credono nell’allegoria di Reagan secondo la quale il nostro paese è un grosso tendone in cui c’è spazio per tutti. Questo messaggio non è rivolto a loro.

Invece, mi rivolgo a quei Repubblicani che preferiscono la politica della divisione rispetto all’approvazione di norme che migliorino la vita di tutti noi. E a quei Repubblicani che hanno deciso di voltare le spalle alla prossima generazione di elettori. E a quei Repubblicani che si stanno battendo per delle leggi che sfidano i concetti di libertà ed equità.

Qualche giorno fa l’esponente democratica ricordava1 a suoi colleghi di partito cosa significasse essere democratici negli USA. Grandi risate. Solo che ieri Arnold Schwarzenegger, ha dovuto fare lo stesso con i colleghi repubblicani.

E non ha detto una cosa politically correct, ha detto quella che ai suoi dovrebbe sembrare un’ovvietà: uno stato leggero non può essere uno stato etico2.

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  1. eDue – Che faccio, mi candido?
  2. Arnold Schwarzenegger critica la legge dell'Indiana contro i gay – Il Post

Bisogna cambiare idea su Ferguson?

È importante che si continui a protestare contro le discriminazioni razziali e le violenze compiute dalle forze dell’ordine. Ma non dobbiamo permettere a noi stessi di farlo sfruttando una storia falsa o in nome di qualcuno che mortifica il nostro senso di giusto e sbagliato. E quando ci accorgiamo invece di averlo fatto, come è successo a me, dobbiamo ammettere il nostro errore e poi andare avanti.

Da Bisogna cambiare idea su Ferguson? – Il Post.

Non si può lottare contro l’idiozia

La parte più combattiva di me sa che dovrei rimanere e lottare, ma non posso lottare contro l’idiozia. Non si può combattere la caparbia mancanza di buon senso, il palese disprezzo per la giustizia e un governo disposto a legalizzare la discriminazione travestita da libertà religiosa. Non si può ragionare con persone convinte che non siamo tutti uguali.

Fruttero & Lucentini trent’anni dopo1.

Da Stati Uniti, l'Indiana approva una legge contro gli omosessuali – Roxane Gay – Internazionale.

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  1. Fruttero & Lucentini – Wikiquote.

Qualcuno è più libero

Alcuni attivisti hanno organizzato dei boicottaggi dopo l’approvazione da parte dello stato dell’Indiana, negli Stati Uniti, di una legge che discriminerebbe i gay. Secondo gli oppositori il provvedimento “religious freedom” impedisce allo stato di forzare le persone che non vogliono fornire servizi se ciò è contrario alla loro religione.

Da Boicottaggi per la legge nello stato dell’Indiana che discrimina i gay – Internazionale.

I ggiovani e la politica

In ogni caso, visto che continua a fare concerti e ad avere un ottimo seguito, alla fine ha ragione lui. Anche se certe scelte stento a capirle. Come per esempio quella volta che lo invitarono a suonare in Senato. Per l’occasione si arrabbiò persino un gran signore come Uto Ughi, che gli disse: «Sei un compositore risibile».

Questo, in effetti, è la musica di Giovanni: risibile. Certo, è una parola che le masse non capiscono, ma l’osservazione è assolutamente corretta. Fatta tra l’altro da un autentico genio: Uto Ughi è un samurai, uno che suona Vivaldi per tre ore e mezzo e poi spiega per filo e per segno ciò che ha fatto. Perché lui la storia della musica la conosce davvero. Invece se c’è da fare un concerto in Senato chi chiamano? Allevi, perché vogliono accattivarsi il pubblico giovane. Se ne deduce che non è stata una scelta basata sul valore artistico, ma semplicemente una furbata della politica.

Da Giovanni Allevi e io – Il Post.