Abecedario Digitale

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Da qualche giorno non si riesce a contattare, sulla solita linea ADSL a carbonella “anti-digital-divide” pagata come 7 Mbit e fornita come 640 Kbit, il sito di Pubmed:

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/

Per farlo devo mettere a mano i DNS di OpenDNS nel router e riavviarlo.

Uno dirà: perché non ce li lasci?
Perché purtroppo con OpenDNS non è possibile utilizzare gli indirizzi NON qualificati nel browser; ad esempio digitando

apple

con un DNS che restituisce normalmente errore, il browser riceve l’errore e prefissa la stringa con “www.” e la suffissa con “.com“, e rinvia la richiesta; quindi alla fine per andare su “http://www.apple.com/” basta digitare “apple“.
Comodo no?!

Ecco, con OpenDNS, invece, viene sempre restituito un indirizzo valido, perché si viene girati su una pagina che dice “forse cercavi?” e propone una serie di siti.
Il problema è che quella pagina è fornita da Google, cui OpenDNS gira le richieste che prendono errore per farsi finanziare.

Quindi, tanto per cambiare, io dovrei raccontare i cazzi miei a Google. E non voglio farlo.

Telecom Italia (che pago) ha dei DNS di default:

212.216.112.112
212.216.172.62

che hanno una funzione simile, ovvero girano le richieste ad un motore di ricerca e propongono dei risultati; ma è possibile evitare questa “feature”, impostando i DNS

62.211.69.170
212.48.4.30.

Peccato che appunto da giorni con i DNS di TI non sia possibile raggiungere Pubmed.

* * *

Chiamo il 187, spiego il problema e mi viene detto che non c’è modo di risolverlo, perché non c’è modo di segnalarlo.
Potrebbe anche starmi bene, tanto so che con TI basta richiamare n volte fino a trovare uno che sappia come fare una cosa che per altri è impossibile.
La cosa che trovo vergognosa, è che l’omarino abbia chiuso la segnalazione dicendo di averla risolta:

dns

* * *

Allora perché l’immagine della fibra ottica e perché questo titolo?
Beh, perché a febbraio si vota e se non vedete l’attinenza non aspettatevi granché.
La mia sensazione è che l’Agenda Digitale sotto elezioni, in Italia, abbia le pagine appiccicate come certe riviste che andavano molto in certi periodi adolescenziali, finiti i quali si abbandonavano dove capitava misconoscendone paternità e possesso.

Autore: eDue

Bieco illuminista

7 pensieri riguardo “Abecedario Digitale”

  1. Situazioni come queste sono il motivo per cui ogni volta che penso di tornare a TI (per l’offerta a 20 mbit o per la fibra) puntualmente resto con i 7 carissimi ma immarcescibili mega di MC-link.

  2. E lo dici a me? Io ho ancora mail e hosting su MC-link e per quanto possa girare, alla fine non ho mai trovato nulla di meglio sopratutto per la prima. Però quanto ad ADSL, purtroppo loro non me l’avrebbero mai e poi mai portata…

  3. Ah, ma quelli di TI non sono mica censurati; hanno solo le tabelle (i TTL) manutenute a sgrullo e nessun modo per segnalarne i malfunzionamenti.

    Per il resto a me i log mica stanno antipatici, anche perché nel caso di Pubmed ci sarà scritto No route to host.

    E poi sai cosa?
    Io TI la pago per avere questa ADSL a carbonella…

  4. Tabelle TTL? Kufú?

    Solo che i DNS dei fornitori di connettività, per via del comico sotto-dimensionamento, fanno un caching smodato e si dichiarano sempre autoritativi. D’altronde, la connettività internet via cavo viene venduta sottocosto in modo sproporzionato… Bisogna un po’ accontentarsi di quello che arriva, quando si compra con i saldi…

    Sebbene si dice che sia inutile attribuire alla malizia quello che può essere spiegato come incompetenza, la censura nei DNS, in europa c’è e come se c’è: Ci sono una infinità di blacklist, la cui gestione è pochissimo trasparente. Per ora i fornitori di connettività non impediscono l’uso di DNS diversi dai propri, ma è solo questione di tempo…

  5. Si, ma non è una “tabella”, è uno dei parametri dell’intera intera zona. Che, appunto, è uno dei “Più Ignorati dagli Italiani”. Appunto per ragioni di carico.

    I DNS di telecom, a fronte di una richiesta fanno la ricerca e schiantano nella cache per “più o meno” 48h i risultati. NXDOMAIN incluso. A fronte di ripetuti NXDOMAIN, ad un punto si “stufano” di chiedere e danno il dominio per morto. Quelli di fastweb non è chiaro per quanto tempo si ricordano i risultati. Da osservazioni sperimentali si nota una serie di casi particolari per certi domini che si aggiornano praticamente all’istante. Certi altri, però, no. Idem Vodafone. Con bonus che Vodafone mette mano (“ottimizza”, dicono loro) in vari modi imprecisati e non documentati sui dati che gli passano tramite HTTP. Cosa che rompe(va) gli aggiornamenti delle applicazioni per OS X tramite l’app store se usavi una connessione cellulare. Leggende dicono che era un errore di configurazione degli steelhead. Come detto bisogna accontentarsi. E, in alcuni casi, ci vuole un po’ di fai-da-te.

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