Attenti a non sbagliare buco

Sono un appassionato di matite.
Non sono un collezionista di matite, le matite le uso.
Per usarle le matite vanno temperate (ve l’ho detto sono un appassionato, le so tutte).

Ora, posto che il miglior temperamatite è quello che fa la punta alle matite come piace a voi che le usate, e posto che io preferisco da sempre quelli da tavolo a manovella, di questi ce ne sono alcuni che arrivano ridendo a costare 512,00 USD.
Non è un caso che citi il fatto che sono in dollari, perché questi oggetti vengono principalmente venduti in USA.

Personalmente uso due temperamatite giapponesi, il Carl CC-2000 Custom e l’Uni Mitsubishi KH-20.
Il primo pagato 16,99 USD, interamente in metallo, ed il secondo pagato 19,99 € interamente in plastica, a parte la vite senza fine che tempera al suo interno.
Entrambi hanno la possibilità di regolare la lunghezza della punta (il Carl su 5 posizioni, il Mitsu, su due) ed entrambi li uso con la lunghezza massima.

Cosa cambia tra uno di questi ed uno da più di 500 USD?
Che, ad esempio, i primi hanno la morsa a tre ganasce, che tiene la matita mentre la temperate, ricoperta in gomma; ne segue che a parte fare la punta alla matita l’operazione in sé non ha altre conseguenze.

Quello da 500 dollari e rotti, così come la maggior parte, ha invece le ganasce in metallo non ricoperto e, tanto per non farsi mancare una preziosa lavorazione che ne giustifichi il costo in qualche misura, le suddette ganasce sono anche a pinza.

Ne risulta non solo una matita più o meno perfettamente temperata, ma anche un solco anulare piuttosto grezzo (le ganasce siffatte non reggono un cazzo) attorno al punto di presa.

Per dire cosa?
Che se comprate un temperamatite da 500 dollari, oltre a non capire un cazzo di matite è probabile che non l’abbiate mai usato. Meglio.
E quindi il prezzo ci sta tutto.
Pure poco.

Se volete un temperamatite pensando che siano tutti uguali, e quindi se costa di più dev’essere meglio, potreste scoprire che già solo il buco ha la sua importanza.
E provatelo prima.

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  1. CC-2000 Pencil Sharpener – BLACK – Pencil Sharpeners – Office Essentials – CARL

Sono queste teste di cazzo che hanno rovinato l’informatica.

Se voleste bloccare una riga di un foglio elettronico, e non foste dei programmatori, come fareste?
Selezionereste la riga (oggetto) e la blocchereste (predicato).

Se foste programmatori Java, creereste un’istanza della classe Riga per rappresentare ogni riga e mandereste un messaggio a quella correntemente selezionata chiedendole di passarlo al suo metodo blocca.

Se aveste lavorato in Microsoft abbastanza a lungo, potreste concepire una cosa del genere e fulminare le menti dei vostri utenti:

Bloccare i riquadri per bloccare righe o colonne specifiche

Nel foglio di lavoro eseguire una delle operazioni seguenti:

Per bloccare le righe, selezionare la riga sotto alla riga o alle righe che si desidera mantenere visibili durante lo scorrimento.
Per bloccare le colonne, selezionare la colonna a destra della colonna o delle colonne che si desidera mantenere visibili durante lo scorrimento.
Per bloccare sia le righe che le colonne, fare clic sulla cella sotto e a destra rispetto alle righe e alle colonne che si desidera mantenere visibili durante lo scorrimento.

(…)

Eseguire una delle operazioni seguenti:

Per bloccare solo una riga, fare clic su Blocca riga superiore.

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Da Bloccare righe e colonne – Excel

Collezione wIP 0.11 (per OS X 10.10.x o successivi)

wip011

Versione breve

Ho aggiornato wIP per i sistemi OS X 10.10 (Maverics) e 10.11 (El Capitan).
Lo trovate qui: Roam – Conoscere Possibile: Software: wIP Suite 0.11.
Ho aggiornato anche le icone (oooh).
Ci sono alcuni problemi; non dipendono da me.

TL;DR

Il Roam produce Software Libero, wIP ne è un esempio. Se lo trovate di vostro gradimento dite ad altri dove l’avete scaricato. Se volete modificarlo o aggiungere altre funzionalità, fate pure (citando la fonte originaria), wIP è licenziato con la GPL 2.0 o successive.

C’è qualcos’altro da dire in merito a wIP, ovvero il fatto che ancora oggi dopo 14 anni (che, peraltro, essendo passati per lui sono passati anche per il sottoscritto, e non me ne rallegro) non ha ancora raggiunto la versione 1.0; possibile?!

Certo che lo è. wIP nasce come esercizio di programmazione ricorsiva (se ne leggete il sorgente, vi sarà chiaro il perché, ed anche il perché esso sia così “piccolo”) e non come prodotto; nasce nella hall di un albergo al Parigi il 9 settembre 2002 (magari un giorno vi racconto perché ero lì) e nasce per poter soddisfare una necessità estetica e una funzionale, ovvero avere tutte le finestre del Finder di un determinato disco disposte ordinatamente.

E nasce per uso personale.

AppleScript è una ambiente ottimo in cui Apple ha sempre creduto pochissimo, e del quale non ha quasi mai riparato i buchi, anche i più noti ed anziani. Spesso ne ha aggiunti.

Quindi wIP, poggiando su fondamenta tanto poco stabili, e grazie all’approssimazione con cui il produttore di queste fondamenta le controlla di tanto in tanto, resta un progettino, un’idea e non un prodotto.

Basti pensare che solo dalla versione 0.6.5 wIP “rinconquista la capacità” di zoomare le finestre. Il motivo per cui la riconquista è stata così lenta (la funzione fu disabilitata ai tempi del Mac OS X 10.2) è che la comunità di sviluppo di AppleScript si è accorta solo recentemente che per ripristinare quella funzione era necessario scrivere il sorgente in modo sbagliato, sfruttando un errore dell’interprete perché il tutto funzionasse correttamente…

Con la versione 0.6.6 del febbraio 2008 wIP diventa pienamente compatibile con il Mac OS X 10.5, ed ovviamente ne patisce i buchi. La versione 0.6.6.1 modifica solo i due dIP. La verisone 0.6.6.2 è compatibile con Mac OS X 10.7 Lion.

Ovviamente il framework AppleScript di Mac OS X 10.6 Snow Leopard e successivi rese wIP, nelle sua versioni precedenti, inutilizzabile. Quindi wIP è stato riscritto e ricompilato per Mac OS X 10.6. Da quel momento la 0.6.6.1 e 0.6.6.2 sono due versioni diverse.

La 0.8 è stata una ulteriore versione, non un aggiornamento, per OS X 10.8.x Mountain Lion e per OS X 10.9 Maverics.

Versione 0.11

Altrettanto si può dire della versione attuale, la 0.11, per OS X 10.10.x Yosemite e OS X 10.11.x El Capitan che trovate qui Roam – Conoscere Possibile: Software: wIP Suite 0.11: è un nuova versione, non un aggiornamento; il perché vi sarà chiaro leggendo il readme che trovate nella cartella help che accompagna le app.

Dead Ahead

Alla venticinquesima citazione (compreso il dopo-titoli-di-coda) mi sono arreso

‘Dead Ahead’ is a postcard animation to the world of the horror movie genre. Our intrepid travelers head out into the wilderness on their road trip only to find one nightmare scenario after the other. With each step forward a new monster emerges paying homage to such classics as Friday the 13th, Jaws and Pet Sematary.

Autograph

sherlockzoom

Autograph is a machine that produces an image using nails and a single thread. Almost all pieces are 40cmx40cm (16″x16”) and are made with between 2000 and 3000 nails and about 500m of thread on a 50cmx50cm canvas.

Così

In terms of hardware, Autograph is equipped with a Raspberry Pi at its core, which sends commands to an Arduino Mega fitted with a 3D printer shield to control the mechanism.

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Da Laarco Studio, da cui è tratta l’immagine, e Arduino Blog.

VolksWaudi

L’Audi ha annunciato la Q2, ovvero la sorella piccola della Q4, della Q5 e della Q7

audi-q2-razones-04

Pare che nella globale riduzione di spese in R&D conseguente al Dieselgate, ci siano i team di design.
Questa è la Polo

polo

che differisce solo per 11 piccoli particolari; chi non li trovasse veda a pagina 46 del manuale d’uso e manutenzione.

In compenso hanno annunciato anche il SUV derivato alla Polo, che ha i fari posteriori dell’Audi A1.
A breve la nuova A8 coi fari del Maggiolone o la nuova Lambo col portellone dalla Rapid.

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Ah, il Dieselgate, in USA, lo stanno risolvendo così

in Europa, così Inquinamento, l’Europarlamento raddoppia i limiti delle emissioni per le automobili – Rai News