Il segreto del successo

Qui non si fa la morale, e non si fa nemmeno una questione estetica per uno che vende macchine per coatti, dopo averli vestiti da mentecatti.
Si fa una riflessione lessicale:

Lapo Elkann è stato fermato e poi rilasciato dalla polizia di New York per aver simulato il suo sequestro allo scopo di ottenere dalla famiglia 10 mila dollari dopo aver speso tutto il contante
(…)
il nipote di Gianni Agnelli e imprenditore di successo nel mondo della moda

Imprenditore di successo, peraltro nipote, simula un sequestro per 9.438,00 euro al cambio di ieri.
Cosa faccia di un imprenditore uno di successo se deve simulare un sequestro per un importo al quale propone il ricamo delle cifre sulle foderine delle macchine che vende, è un segreto per svelare il quale nessun giornalista ha trovato una pista.

Da “Lapo Elkann simula il suo sequestro, fermato a New York”

Prima e a seconda

Tutto bene? Macché. Dopo essere stata approvata in commissione Finanze, la proposta di modifica è stata ritirata (su invito del relatore?) in commissione Bilancio. Forse perché proponeva di sostituire il limite della cilindrata (2 litri per le auto a benzina, 2,8 litri per quelle a gasolio) con un limite di potenza obiettivamente eccessivo, 225 kW. Forse.

Sta di fatto che nemmeno nel 2017 gli invalidi potranno acquistare macchine ibride o elettriche con il bonus. A meno che l’emendamento, opportunamente riformulato, non venga ripresentato in aula. Ce la fara il legislatore ad accorgersi e a prendere atto che il mondo è cambiato?

Beh, effettivamente non si capisce perché un disabile debba comprare macchine a IVA agevolata purché.
L’IVA agevolata è perché è disabile o purché mantenga un contegno consono alla sua condizione?

Se è la prima, allora, la norma andava semplificata dicendo semplicemente che i disabili hanno l’IVA agevolata. E se la usano per comprare una Lambo, che pure col 18% di sconto resta sempre per pochi, e magari per godersi un po’ la vita, beh, cazzi loro.
Se è la seconda, sembra oggettivamente avere un senso porre un limite a 225 kW, che col vecchio conio dei CV sarebbero 305,915.
Se è la seconda.
Ma resta tutto come prima, e così tagliamo la testa al Toro.
E obblighiamo i disabili a inquinare di più di quanto vorrebbero, perché fa ancora più da sfigati, che pare essere la preoccupazione principale del legislatore.

* * *

Da Perché i disabili non possono comprare ibride ed elettriche? « AutoDifesa

(E)Nel mezzo del cammin… (Canto Secondo)

Il 16 ottobre chiamo l’Enel e chiedo un preventivo per una fornitura temporanea.
Mentre eravamo al telefono la signorinella faceva ticchete tippete clicchete e, mentre eravamo al telefono, mi arriva una e-Mail con il preventivo.

Nella e-Mail c’erano 4 PDF: uno era una spiega degli altri tre, uno erano le istruzioni di compilazione di un altro, uno una specie di delirio con brevi cenni su l’Universo Mondo ed il quarto, dopo aver pagato il bollettino postale premarcato a pagina 3 per euro 376,42 come accettazione del preventivo, era da compilare e da rispedire.

Per FAX.

Il preventivo era per una fornitura dal 1 al 30 novembre 2016.
Il 9 novembre vado all’Enel per chiedere cosa ne è stato della fornitura e mi dicono che mi hanno risposto.

Per lettera.

Nella lettera c’è scritto che il fax non era leggibile.
Mai ricevuta.

Intanto della fornitura oggetto del pagamento in data ottobre 2016 non si sa un cazzo, ovviamente, oggi 15, ma entro oggi potevo chiedere una proroga della scadenza se pensavo di non finire entro il 30.

E il problema di questo paesone sarebbe la composizione del Senato.

* * *

Il primo canto era qui: eDue – (E)Nel mezzo del cammin….

Designed by Apple in California, Attaccatarcazzo in Italy

Apple on Tuesday announced the release of a new hardbound book chronicling 20 years of design, expressed through 450 photographs of past and current Apple products ranging from the original iMac to the Apple Pencil.1

Praticamente AppleBook e AppleBook mini, 200 e 300 USD.
Ma, se non volete spendere tutti quei soldi avete due alternative:

  1. Gratis http://shrineofapple.com/
  2. 49,00 € https://www.amazon.it/Apple-Design-Sabine-Schulze/dp/3775730109/

Ah, in Italia non si vende, nel senso che non potete acquistarlo, però potete sorbirvi la pippetta di Joni Ive con sottotitoli a ideogrammi

* * *

  1. ‘Designed by Apple in California’ book released in $200 and $300 editi da cui è tratta l’immagine

No, nel titolo non c’è amarezza, anzi.

Cubista

Milano ha avuto un vantaggio rispetto ad altre città e cioè di avere un piano urbanistico già fissato a fine Ottocento da Cesare Beruto e di averlo rispettato, finora.1

Quindi il cubo di Apple in Piazza del Liberty, che non avrà graniti ma beola2, per dirla con Adrian Belew, è “We’re moving forward by coming from” e si farà.
CityLife non era da fare, ma s’è fatto alla faccia di Beruto, alla fine l’unica cosa cui si sono opposti è il mantenimento di una struttura temporanea di Expo.

* * *

  1. Corriere della Sera – Soprintendenza, i voti: sì a Apple, bocciati CityLife e Expo Gate
  2. Nel caso ve lo steste chiedendo: Losa – Wikipedia

Tina la Patriota

Non l’avevano mai dimenticata. I vertici del Paese, colpevolmente, sì. Loro, Licio Gelli e i suoi amici, no. Non la dimenticavano e la odiavano come la loro peggiore nemica. Lo si capì nel 2004 quando il ministero delle Pari Opportunità commissionò a Pialuisa Bianco un dizionario biografico delle donne italiane. Alla voce Anselmi Tina si leggevano parole come queste: « Moralismo giacobino, istinto punitivo… I 120 volumi degli atti della Commissione, che stroncò Licio Gelli e i suoi amici, gli interminabili fogli dell’Anselmi’s list, infatti, cacciavano streghe e acchiappavano fantasmi». E ancora: «improbabile guerriera. Furbizia contadina». Così un governo aveva ben pensato di ricordare la prima donna ad aver occupato l’incarico di ministro in Italia. Ad aver commissionato il testo era stata la responsabile delle Pari Opportunità Stefania Prestigiacomo. Il presidente del Consiglio era quel Silvio Berlusconi che faceva parte degli «amici di Gelli», tessera numero 1816 della loggia massonica P2, gruppo 17, settore editoria.

Da Tina la Patriota – Finemondo – Blog – L’Espresso

Il buco dell’ozolfo

Il nodo del biossido di zolfo. L’iniziativa dell’UE va anche nella direzione di spingere verso una riduzione progressiva ma drastica di emissioni. Il boom delle elettriche, però, potrebbe avere come conseguenza proprio quella di aumentare le emissoni, in particolare quelle di biossido di zolfo. L’Agenzia europea per l’ambiente, infatti, in un recente report ha illustrato come l’aumento di biossido di zolfo conseguente ai processi di produzione dell’energia, in presenza di centrali elettriche a carbone, da qui al 2050 potrebbe essere cinque volte superiore rispetto a quello di uno scenario privo di auto elettriche. Il report ipotizza anche che l’incremento delle auto a batteria potrebbe gravare l’attuale capacità elettrica complessiva e per questo potrebbe essere necessaria la costruzione di 50 nuove centrali in tutta Europa. “Il numero crescente di veicoli a batteria avrà bisogno di sempre maggiore energia e diventerà quindi cruciale la fonte di approvvigionamento”, ha dichiarato il membro dell’Agenzia europea Martin Adams, spiegando che è sì auspicabile che venga fatto uso di fonti rinnovabili, ma è anche importante avere coscienza dei limiti strutturali di alcuni Paesi UE. Per questo, ha detto, “è necessario sviluppare un sistema di energia più sostenibile”.

Eggià, la corrente non la fa lo spirito santo, e produrla inquina.
E l’infrastruttura in un paese fatto di paesini sui cucuzzoli come il nostro sarà un bagno di sangue e provocherà necessariamente un cambiamento nella demografia.
Oltre al fatto che senza metodi di produzione alternativa, ed adeguamenti legislativi che li legalizzino, sarà sempre più difficile produrla.

Da Veicoli elettrici – L’UE vuole punti di ricarica in ogni nuovo edificio dal 2019 – Quattroruote