Una vita tutta bagnata

Ai Mondiali 2007 fu bronzo: una foto la ritrae mentre sorride, all’apparenza felice, accanto alla prima, la francese Laure Manaudou. Col tempo Fede le portò via tutto: il primato del mondo, l’oro olimpico – Pechino 2008 -, poi anche l’allenatore capellone Philippe Lucas e il fidanzato Luca Marin, detto Balù. «Balù» si fece tatuare sul piede destro. Pativa un po’ la rivalità con Alessia Filippi. Ormai collezionava scarpe col tacco alto. E aveva fatto il doloroso piercing, al capezzolo sinistro.

In questi giorni hanno crocefisso un giornalista per aver titolato cicciottelle parlando di tre atlete azzurre impegnate nelle olimpiadi di Rio.
Il titolo di questo articolo non provocherà né linciaggi, né rivolte, né rimozioni, ma nel testo, scritto in punta di Cazzullo, non si parla della gara, del nuoto, e nemmeno di lei, ma si ripercorre la sua vita come se si stesse parlando di una chianina, discutendo quali tagli resistono meglio ai diversi tipi di cottura.

Mi sono dunque preso la libertà di riscrivere il titolo del pezzo, in base al contenuto.

Da Olimpiadi di Rio 2016, Pellegrini quarta nei 200 sl: «Questione di testa? Ora vi do un pugno» – Corriere della Sera

Ma fosse l’aria di Genova

Si accorge delle telecamera e si rivolge al freelance Stefano Bertolino. «Te ne puoi andare?», dice. Poi arrivano i rinforzi e un carabiniere allontana il video-maker. «Questa è un’operazione di polizia». Lo spinge via, usando anche lo scudo anti-sommossa. Un’altra voce: «Un pubblico ufficiale gli ha detto di andarsene. Se ne vada». E non è finita. «Vada via senza voltarsi, guardi che se glielo ripeto di nuovo l’accompagno negli uffici. È un mio diritto».

Da “Serpico”, poliziotto già condannato per falso, ora insulta i migranti: “Ho sbroccato” – Repubblica.it

U: 4.0

U

In questo numero dell’inserto U, la controparte maschile dell’inserto femminile, parliamo di:

C’è stato un momento in cui la parola d’ordine era “empatia”. Libri, corsi, workshop insegnavano l’approccio empatico.
Poi c’è stato l’approccio “olistico”, con al seguito ogni gadget possibile di cui giustamente nessuno ricorda più.
Recentemente la “resilienza” si è imposta assieme a “quant’altro”, “e barra o” e i virgolettati fatti con indice e medio di entrambe le mani.
Da un po’ si parla di “industria 4.0”, e come i precedenti, svestiti i costumi e tornati ad imbottigliarsi nel traffico cittadino, nessuno ricorderà più cosa intendessero i teorici di questa punteggiatura.
Nella consueta ottica di servizio, ecco di seguito un bigino:

  1. Industria 1.0: Pezzi di ferro
  2. Industria 2.0: Pezzetti di ferro
  3. Industria 3.0: Pezzi di plastica
  4. Industria 4.0: Cazzate

Ricordate che quelle dell’Industria 4.0 devono essere necessariamente espresse e descritte in inglese, sennò vi sgamano.

Sulcis in fundo

La lotta all’evasione, il contrasto alla povertà, più attenzione ai disagiati, attenzione all’ambiente e pulizie delle spiagge. Si, delle spiagge.Purtroppo, però, di spiagge nel territorio comunale di Carbona non ce ne sono. Eppure sono contenute nelle dichiarazioni programmatiche lette avant’ieri in aula consiliare dal neo sindaco del Movimento 5 Stelle Paola Massidda.

Da Il programma della sindaca: “Puliremo le spiagge”. Ma a Carbonia spiagge non ce ne sono – Cronaca – L’Unione Sarda.it

Attenti a non sbagliare buco

Sono un appassionato di matite.
Non sono un collezionista di matite, le matite le uso.
Per usarle le matite vanno temperate (ve l’ho detto sono un appassionato, le so tutte).

Ora, posto che il miglior temperamatite è quello che fa la punta alle matite come piace a voi che le usate, e posto che io preferisco da sempre quelli da tavolo a manovella, di questi ce ne sono alcuni che arrivano ridendo a costare 512,00 USD.
Non è un caso che citi il fatto che sono in dollari, perché questi oggetti vengono principalmente venduti in USA.

Personalmente uso due temperamatite giapponesi, il Carl CC-2000 Custom e l’Uni Mitsubishi KH-20.
Il primo pagato 16,99 USD, interamente in metallo, ed il secondo pagato 19,99 € interamente in plastica, a parte la vite senza fine che tempera al suo interno.
Entrambi hanno la possibilità di regolare la lunghezza della punta (il Carl su 5 posizioni, il Mitsu, su due) ed entrambi li uso con la lunghezza massima.

Cosa cambia tra uno di questi ed uno da più di 500 USD?
Che, ad esempio, i primi hanno la morsa a tre ganasce, che tiene la matita mentre la temperate, ricoperta in gomma; ne segue che a parte fare la punta alla matita l’operazione in sé non ha altre conseguenze.

Quello da 500 dollari e rotti, così come la maggior parte, ha invece le ganasce in metallo non ricoperto e, tanto per non farsi mancare una preziosa lavorazione che ne giustifichi il costo in qualche misura, le suddette ganasce sono anche a pinza.

Ne risulta non solo una matita più o meno perfettamente temperata, ma anche un solco anulare piuttosto grezzo (le ganasce siffatte non reggono un cazzo) attorno al punto di presa.

Per dire cosa?
Che se comprate un temperamatite da 500 dollari, oltre a non capire un cazzo di matite è probabile che non l’abbiate mai usato. Meglio.
E quindi il prezzo ci sta tutto.
Pure poco.

Se volete un temperamatite pensando che siano tutti uguali, e quindi se costa di più dev’essere meglio, potreste scoprire che già solo il buco ha la sua importanza.
E provatelo prima.

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  1. CC-2000 Pencil Sharpener – BLACK – Pencil Sharpeners – Office Essentials – CARL

Dammi del voi

Negli stessi giorni del dibattito Virzì-Procura è stata depositata dal Tribunale di Torino la motivazione della sentenza di condanna di un’altra giovane studentessa, Roberta Chiroli, a due mesi di reclusione, per «concorso morale» nella commissione di due reati materialmente realizzati da attivisti no Tav a giugno 2013: invasione della sede di una società produttrice di calcestruzzo e blocco temporaneo del transito di una betoniera. Il ruolo di concorrente attribuito alla ragazza sarebbe stato desunto, oltre che dalla sua presenza tra i manifestanti, anche dal ricorso, nella sua tesi di laurea in antropologia, alla prima persona plurale nella descrizione degli eventi, quasi rivendicandone – secondo il Tribunale – l’ascrivibilità a se stessa.

Da Parliamo delle libertà personali – Il Post.

Onti in assemblea!

Docente di Economia industriale ed esperta in temi legati all’analisi economica della regolazione, ai trasporti, alle public utilities, all’energia e all’ambiente, la Meleo è ricercatrice applicata presso l’università telematica internazionale Uninettuno e membro del Gruppo di ricerche industriali e finanziarie della Luiss Guido Carli

Con queste credenziali l’assessore è stata presentata direttamente dal sindaco Raggi nel corso della prima seduta della nuova Assemblea a guida Cinque Stelle.

esperta in temi legati all’analisi economica della regolazione

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Da Città in Movimento – Linda Meleo È L’assessore Ai Trasporti – Roma – Quattroruote.it